Il Comune di Manduria ha concesso un altro mese di proroga per la regolarizzazione degli oneri per le lampade votive. La prossima scadenza, oltre la quale non ci dovrebbero essere ulteriori deroghe, è stata fissata al 20 dicembre. La decisione è stata presa per evitare disagi e polemiche proprio nel periodo della commemorazione dei morti. Intanto gli uffici cimiteriali continuano a ricevere gli utenti che si recano costantemente per presentare le ricevute di pagamento degli ultimi cinque anni oppure per chiedere informazioni su argomenti diversi. Chi ha smarrito la ricevuta, almeno interpretando l’avviso del dirigente, dovrà ripagarla oppure rinunciare alla lampada.
Per regolamentare l’enorme afflusso all’ufficio cimiteriale, il dirigente ha regolamentato l’accesso allo sportello nel seguente modo: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12,30; martedì e giovedì dalle ore 16 alle 18. I cittadini dovranno prenotare il consulto ritirando dal custode il ticket numerico che saranno distribuiti per un massimo di 60 per la mattina e 15 nell’apertura pomeridiana. Per dare la possibilità di adempiere agli obblighi gli utenti che non risiedono a Manduria, gli uffici hanno predisposto un indirizzo di posta elettronica dove inviare i documenti giustificativi. La email è [email protected].
Il servizio delle luci perpetue è passato nelle mani del comune ad ottobre del 2013 quando l’allora dirigente dell’Area tecnica lo revocò all’impresa “Impianti di Antonacci Rocco” generando un contenzioso che non ha avuto ancora nessun esito.
Da allora tutti i pagamenti si effettuano tramite versamento sul conto corrente postale del comune con le seguenti tariffe: canone annuo 18 euro, diritti di allaccio o spostamento 30 euro e diritto di riallaccio 15 euro.
La lite giudiziaria tra il vecchio gestore e il Comune si dibatte su queste posizioni: la ditta Antonacci chiede un 385 euro quale risarcimento per gli impianti da lui realizzati mentre il comune gli riconosce solo diecimila euro. Dopo il 20 dicembre non è dato sapere in che modo dovranno avvenire le riattivazioni né come si farà a gestire una mole di lavoro così imponente (si contano circa 4500 utenti), con il personale ridotto all’osso.
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