La Prefettura di Taranto ha acceso i riflettori su alcune attività dell’amministrazione straordinaria che regge il comune Messapico dopo il decreto di scioglimento per infiltrazioni mafiose. Nei giorni scorsi il prefetto Donato Giovanni Cafagna ha chiesto chiarimenti agli uffici comunali in relazione ad alcuni provvedimenti adottati ritenuti, evidentemente, bisognevoli di attenzione. I dubbi dell’esponente di governo sarebbero nati sulla scorta di un esposto a lui indirizzato da persone di cui non siamo in grado di fornire particolari. Al momento non è dato sapere neanche il contenuto dell’esposto né su quale «operazione» il prefetto abbia voluto capirci qualcosa. Ovviamente negli uffici municipali la notizia della «indagine» prefettizia, è mantenuta nel più stretto riserbo. Si sa invece che i tre commissari straordinari ai quali la faccenda non può che infastidirli e non poco, stiano preparando la risposta così come il prefetto ha chiesto. Sarebbe ora che le stanze del municipio di Manduria fossero trasparenti così come meriterebbe un comune che viene fuori da una stagione per niente chiara sfociata con l’onta dello scioglimento per mafia. Un bel gesto di chi amministra oggi la cosa pubblica sarebbe quello di scoprire le carte anche su queste insolite corrispondenze che provengono dal Palazzo della Prefettura.
Nazareno Dinoi
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