Vizio di procedura
Tredici chili di droga in casa, salta l'udienza preliminare per 2 fratelli
La perquisizione ed il successivo sequestro avevano richiesto l’intervento di una decina di agenti della squadra mobile di Taranto che scoprirono nella cantina circa 20 piante

Per un vizio procedurale sollevato dalla difesa è saltata ieri l’udienza preliminare davanti al gup Vilma Gilli che vede alla sbarra due fratelli manduriani, C.M. e C.A., accusati di traffico di sostanze stupefacenti. Il 25 ottobre del 2018 i due imputati furono trovati in possesso, nella propria abitazione a Manduria di piante di marijuana per un totale di 13 chilogrammi di sostanza stupefacente.
La perquisizione ed il successivo sequestro avevano richiesto l’intervento di una decina di agenti della squadra mobile di Taranto che scoprirono nella cantina circa 20 piante appese di cannabis alte circa un metro e mezzo. I due manduriani secondo l’accusa avevano allestito un vero e proprio laboratorio per la produzione e coltivazione su larga scala di marijuana, questa poi destinata alla sistematica immissione sul mercato illegale.Ieri il loro avvocato difensore, Cosimo Parco, ha presentato alla giudiceun’eccezione di nullità della richiesta di rinvio a giudizio in quanto la Procura non aveva sentito ad interrogatorio i due indagati così come richiesto dalla loro difesa. Accogliendo l’eccezione proposta, lo stesso gup ha dovuto bloccare il procedimento rinviando nuovamente gli atti alla Procura. Tutto da rifare quindi.

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