Assoluzione piena «perché il fatto non sussiste» per un imprenditore extracomunitario naturalizzato a Manduria dove è residente che era stato denunciato e finito sotto processo con l’accusa di contraffazione e riciclaggio di merce griffata. Nel 2016 il senegalese M.N. era stato denunciato dai militari della Guardia di Brindisi perché nel mercato settimanale di Francavilla Fontana esponeva delle borse, portafogli e pochette riportanti motivi e disegni dei marchi “Piero Guidi” e Alviero Martini che furono sequestrati.
Denunciato e imputato, il commerciante “manduriano”, titolare di regolare licenza e di autorizzazioni ad occupare l’area assegnata dal comune di Francavilla Fontana, rischiava una condanna di otto mesi di reclusione e una multa di 800 euro.
Nel corso del dibattimento, l’avvocato Giuseppe Brunetti, difensore dell’ambulante di colore, ha sovvertito la tesi dell’accusa ottenendo l’assoluzione. Brunetti ha fatto notare che i prodotti di pelletteria riproducevano solo le stesse fantasie e colori delle note marche ma erano prive di etichette riportanti chiaramente i nomi delle griffe. Il giudice del Tribunale di Brindisi, Colombo Ambrogio, ha deciso quindi per l’assoluzione ritenendo«che è d’uopo distinguere tra la contraffazione del marchio o di un segno distintivo (punibile penalmente con il reato contestato dalla pubblica accusa, Ndr), ed una imitazione servile confusoria che investe i prodotti nel modo in cui la loro forma e confezione viene in concreto accolta e recepita sul mercato come suscettibile di richiamare la fonte d’origine». La merce in vendita, insomma, non era la contraffazione del marchio tutelato ma semplicemente lo imitava.
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