«Non so cosa mi stia succedendo, sono stato preso dal panico, sto passando dei brutti momenti per gravi fatti che sono accaduti in famiglia; non ricordo nemmeno cosa ho fatto di preciso». Si è giustificato così Eupreprio Scialpi davanti al giudice Paola Incalza che ieri gli ha concesso gli arresti domiciliari. Il 64enne manduriano sabato scorso era stato arrestato in flagranza di reato dopo una rocambolesca e pericolosa fuga con la sua Ford Focus inseguito dai carabinieri che avevano cercato di fermarlo ad un posto di blocco a Torre Lapillo. Da lì era cominciato l’inseguimento durante il quale la sua macchina ha danneggiato altre auto in sosta rischiando di investire pedoni lungo il tragitto da Avetrana, Torre Colimena, tutta la litoranea manduriana per finire la corsa in una strada sterrata e priva di sbocco nella località di Torre Borraco dove è stato fermato dai militari che lo tallonavano.
Scialpi in quella occasione era apparso disorientato e in stato confusionale tanto da convincere i carabinieri a portarlo al pronto soccorso dell’ospedale Giannuzzi di Manduria dove è stato sottoposto a visita ed esami prima di essere rinchiuso nel carcere di Taranto.
Ieri mattina assistito dai suoi difensori, gli avvocati Davide Parlatano e Daniele Capogrosso, l’indagato già gravato da numerose condanne, ha raccontato la sua versione dei fatti descrivendo uno stato di bisogno e motivi di forte stress dovuti a fatti gravi che riguardano la sua famiglia ed anche per motivi di natura economica. Per questo, ha raccontato, il giorno prima dell’arresto aveva acquistato da un ambulante abusivo del mercato La Salinella di Taranto dei capi di abbigliamento e delle scarpe che avrebbe dovuto vendere sulle spiagge. In effetti al momento dell’arresto i carabinieri hanno trovato nella sua macchina due grosse buste di plastica di colore azzurro contenenti la merce per un valoro di circa 500 euro.
Al termine dell’udienza la giudice ha disposto la scarcerazione di Scialpi e il suo trasferimento al proprio domicilio a Manduria. Deve rispondere di ricettazione, danneggiamenti e resistenza a pubblico ufficiale. In merito a questo Scialpi si è detto «molto dispiaciuto di tutto» ed ha chiesto scusa a chi ha arrecato inconsapevolmente del danno.
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1 commento
C.F.
gio 18 luglio 2019 07:12 rispondi a C.F.Chiede scusa? Troppo facile. I danni li deve ripagare.