A 94 anni compiuti, con acciacchi dell’età e invalida, non può essere giudicata. Così la giudice del Tribunale di Taranto, dottoressa Chiara Panico, ha accolto la richiesta dell’avvocato Pasquale De Laurentis che difendeva l’imputata ultranovantenne, assolvendola dal reato di abusivismo edilizio. La signora, molto conosciuta per essere stata tra i pionieri dell’accoglienza turistica sulla costa manduriana, è Caterina Calamaio, moglie di Carlo Calamaio, imputato anche lui nello stesso processo ma deceduto qualche anno fa.
L’ex albergatrice e ristoratrice, fondatrice con il marito del notissimo “Charlie Hotel” di San Pietro in Bevagna, era finita sotto processo perché accusata di aver realizzato, in assenza di permessi, diversi manufatti: la hall dell’albergo, una terrazza coperta con materiale di tufi e legno, un vano tecnico, un ripostiglio, un antibagno, un altro vano tecnico e un finestrino. Tutto abusivamente all’interno della struttura alberghiera tuttora esistente ma gestita altra società, situata sul mare tra San Pietro in Bevagna e Torre Borraco.
La giudice che l’ha assolta, ha respinto anche la richiesta di una perizia richiesta dal pubblico ministero accontentandosi della copiosa documentazione presentata dall’avvocato De Laurentis in cui si certificava lo stato di invalidità dell’imputata novantaquattrenne.
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