Sabato, 20 Aprile 2024

Giudiziaria

Ma a convincere maggiormente il magistrato a concedere la custodia alternativa dei domiciliari, è stata la proposta avanzata dall’avvocato di allontanare il più possibile...

Mezzo chilo di eroina nel cassetto, lascia il carcere per "l'esilio" a Roma

Avvocato Lorenzo Bullo Avvocato Lorenzo Bullo | © La Voce di Manduria

Circa tre settimana fa un manduriano di 49 anni, Giorgio Destratis, insospettabile ex professionista delle assicurazioni, era stato arrestato perché trovato in possesso di un panetto di eroina da mezzo chilo e diecimila euro in banconote oltre ad un bilancino di precisione ed altro materiale per il taglio e il confezionamento della droga. Ieri il giudice Benedetto Ruberto ha fatto aprire i cancelli del carcere permettendo al presunto spacciatore di scontare la detenzione ai domiciliari. Ma non nella sua casa di Manduria dove potrebbe delinquere, ma a seicento chilometri di distanza, a Roma per la precisione. Ha così avuto ragione l’avvocato difensore, il penalista Lorenzo Bullo (nella foto) che per il suo assistito aveva presentato l’istanza di sostituzione della misura cautelare che ha poi ottenuto suggerendo alternative convincenti. Per il gip Ruberto, il periodo di permanenza in cella, circa un mese, avrebbe avuto un «effetto deterrente» per possibili nuovi reati, considerando anche la prima esperienza in carcere dell’indagato «con modesti precedenti per reati contravvenzionali».

Ma a convincere maggiormente il magistrato a concedere la custodia alternativa dei domiciliari, è stata la proposta avanzata dall’avvocato Bullo, quella di allontanare il più possibile l’indagato dal luogo di una possibile tentazione, Manduria appunto. Il gip ha così concesso un «credito fiduciario – scrive nel dispositivo - , in considerazione della disponibilità di un alloggio notevolmente lontano (a Roma appunto) dal luogo di consumazione dei reati con conseguente allontanamento dai circuiti criminosi ove è maturato il delitto». Al presunto spacciatore ieri stesso è stato inoltre permesso di lasciare il carcere per recarsi senza scorta a Roma con l’obbligo di raggiungerla entro la mezzanotte.

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