Martedì, 23 Aprile 2024

Giudiziaria

La recente decisione della suprema corte ana le speranze dei difensori di affrancare dal reato di mafia i propri assistiti

La Cassazione conferma "La Cupola era mafiosa"

Cupola Cupola | © La Voce di Manduria

La Corte di Cassazione ha respinto il secondo ricorso presentato dagli imputati del processo sulla presunta cupola mafiosa manduriana, intitolo appunto «Cupola» che chiedevano l’anamento del reato a loro carico dell’associazione mafiosa. I giudici supremi che con una prima istanza avevano anato con rinvio al tribunale del riesame di Lecce le posizioni degli imputati con il 416 bis, ha rigettato definitivamente la stessa richiesta di anamento presentata dai difensori che speravano in una replica della precedente sentenza dopo che i giudici del Riesame di Lecce chiamati a rivedere il caso avevano riformulato il reato di mafia che ora la Corte suprema ha legittimato.

Il processo che vede alla sbarra 40 persone quasi tutte manduriane tra pregiudicati e qualche imprenditore (solo alcuni con il 41 bis), prende ora una strada tutta in salita per gli imputati la cui posizione è resa ancor più critica dai tre «dichiaranti» Elio Palmisano, Gianluca Attanasio e Domenico Alessandro Andrisano, il primo sospettato di far parte della “Cupola” e quindi accusato di associazione mafiosa. I tre che hanno chiesto di parlare con il pubblico ministero della Procura antimafia, Milto Stefano De Nozza, si autoaccusano dei reati contestati coinvolgendo negli stessi altri coimputati. Gli altri tre sospettati di essere a capo dell’organizzazione sono Nazareno Malorgio, Giovanni Caniglia e Walter Modeo. Secondo l’accusa i quattro imputati principali avrebbero gestito con metodo mafioso il traffico e il commercio della droga in tutto il territorio.

La recente decisione della suprema corte che ana le speranze dei difensori di affrancare dal reato di mafia i propri assistiti, avvalora la tesi accusatoria sostenuta da De Nozza che nella prossima udienza del 10 dicembre formulerà le richieste di condanna mentre il 17 dicembre inizieranno le arringhe dei difensori.

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3 commenti

  • Giancarlo
    lun 15 novembre 2021 04:13 rispondi a Giancarlo

    Ma come possiamo, noi cittadini, farci mettere sotto da quattro scalzacani senza arte né parte? Pure loro sono vulnerabili, fatti di carne ed ossa.

    • Nome cognome
      dom 12 dicembre 2021 05:11 rispondi a Nome cognome

      Scalzacani senza arte ne parte…. Tu ni tieni mota arte invece??? Ad un tratto diventate tutti paladini della giustizia…

  • Mario Fortunato
    lun 15 novembre 2021 02:31 rispondi a Mario Fortunato

    Vergogna! Dategli l'ergastolo!!

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