Si aprirà il prossimo 14 maggio nell’aula bunker della casa circondariale di Lecce, la fase delle udienze preliminari dell’inchiesta dell’antimafia, denominata «Cupola», che vede alla sbarra 40 persone, quasi tutte manduriane, tra pregiudicati, imprenditori e un insospettabile presidente di società calcistica del campionato di Eccellenza. Il giudice delle udienze preliminari, Marcelo Rizzo, risponderà alla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pubblico ministero della direzione distrettuale antimafia leccese, Milto Stefano De Nozza. All’alba del 14 ottobre del 2020 gli agenti di polizia della questura di Taranto e del commissariato di Manduria notificarono 23 ordinanze di custodia cautelare e 27 avvisi di garanzia ad altrettanti indagati per i reati di associazione mafiosa, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e di altri delitti contro la persona ed il patrimonio tra cui rapine e estorsioni aggravati dal metodo mafioso. ?Al vertice della Cupola mafiosa, secondo l’accusa, figurano i nomi di Giovanni Caniglia, Walter Modeo, Nazareno Malorgio e Elio Palmisano, tutti manduriani, noti pregiudicati i primi tre, incensurato il quarto che all’epoca ricopriva la carica di presidente della locale squadra di calcio.
Secondo la procura antimafia, i quattro avrebbero gestito il crimine riorganizzandosi sul territorio di Manduria ancora interessato dal fenomeno mafioso e governato da frange della sacra corona unita. «Ricorrendo all’intimidazione e sfruttando il vincolo associativo – questa la tesi dell’accusa - hanno assoggettato l’intero territorio di Manduria mediante il pieno controllo del traffico illecito di sostanze stupefacenti, delle attività estorsive (anche nella forma dell’estorsione ambientale) e delle rapine». La difese degli imputati è affidata ad un folto collegio composto dagli avvocati Massimo Mero, Giuseppe Masini, Salvatore Maggio, Sergio Luceri, Alessandro Cavallo, Lorenzo Bullo, Antonio Liagi, Cosimo Parco, Michele Fino, Francesco Fasano, Dario Blandamura, Giuseppe Presicce, Giuseppe Giulitto, Francesca Coppi, Fabio Falco, Cosimo Micera, Raffaele Missere, Lucia Missere, Franz Pesare, Armando Pasanisi, Cinzia Filotico, Mario Rollo, Sara Piccione.
L’inchiesta «Cupola» ha fatto seguito alla precedente operazione «Impresa», condotta sempre dall’antimafia salentina, che nel 2017 aveva portato in carcere pregiudicati, imprenditori e politici del comune Messapico ed aveva aperto le porte alla commissione antimafia che aveva decretato lo scioglimento dell’ente per infiltrazioni mafiose.
Nazareno Dinoi
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1 commento
Realtà
gio 15 aprile 2021 11:42 rispondi a RealtàCi era avvucatu no facia mai sti causi