La gettata di cemento che ha coperto quasi per intero una delle grandi aiuole di Piazza Giovanni XXII, dove saranno montate delle giostrine donate da Manduiambiente (la società che gestisce la discarica sulla via per San Cosimo), è un’altra porta che l’amministrazione Pecoraro sbatte in faccia al maestro Ferdinando Arnò.
Il neo filantropo della musica, della cultura e della bellezza che ha deciso di lasciare Milano per tornare alle sue origini manduriane, si era proposto per realizzare a sue spese un progetto di riqualificazione del verde di quella piazza (comprendente anche un’area parco giochi), affidando l’incarico all’architetto milanese Marco Bay, uno dei più famosi e quotati paesaggisti italiani autore di progetti e realizzazioni in Italia e in Europa per aree pubbliche e private. (Attualmente ha una rubrica sul periodico "Ville e giardini", tra le sue più recenti opere, l’allestimento del verde con le palme e banani a Piazza Duomo).
Arnò che è rimasto letteralmente scandalizzato dalla colata di cemento che, di fatto, rovina e rende impossibile il progetto di Bay già commissionato e consegnato dall’artista, esprime su Facebook tutto il suo rammarico per quella invadente gettata grigia. «Ma Raimondo non è l'assessore al Verde Pubblico? Beh, ottimo preludio. E l'assessore alla Cultura, e il mitico Gruppo Cultura? Tutti quei bei discorsi sulla bellezza? Almeno evitate. Ottimo, complimenti, mi prende una tristezza infinita, ma come si può!».
Risultato: il progetto di Bay resterà in un cassetto di casa Arnò. «Volevo donare qualcosa di bello a questa città ed avevo scelto il migliore sulla piazza», spiega il maestro che prima di commissionare il lavoro al paesaggista aveva avuto un incontro con l’assessore Raimondo il quale aveva accettato di buon grado l’offerta.
Arnò si era messo subito all’opera commissionando il lavoro all’architetto che aveva così ideato l’opera: «L’intervento – scrive Bay nella presentazione del piano - prevede una riqualificazione delle aiuole esistenti con essenze che richiedono poca manutenzione e inseguono con le loro fioriture e i loro profumi la bellezza del calendario delle stagioni. Alcune varietà locali di querce e gelsi favoriscono piacevoli zone d’ombra per l’estate. Le campiture fiorite si alternano a radure di prato, suggerendo una suggestiva e diversa scansione dello spazio. Sono state selezionate varietà che non favoriscono pollini al fine di prevenire allergie».
Tutto inutile. Per l’assessore Raimondo, meglio la gettata di cemento per le giostrine di Manduriambiente.
Nazareno Dinoi
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7 commenti
Angela
mer 23 dicembre 2020 08:09 rispondi a AngelaA proposito di piante di banane a piazza duomo di Milano, ricordo polemiche infuocate contro quell'opera. Scagli la prima petra...Non voglio essere blasfemo ma non ottenne un grande successo quell'opera così pomposamente citata.
Angelo
mer 23 dicembre 2020 06:39 rispondi a AngeloSe posso da semplice contribuente di questo comune vorrei esprimere un suggerimento al prof. Raimondo attuale assessore: Ristrutturazione delle colonne in cemento e su quelle più grandi ripristinare i simboli delle RELIGIONI inoltre su quelle più piccole posizionare delle statue di alcuni personaggi storici della nostra MANDURIA e del papa che prende il nome.
Emanuele
mar 22 dicembre 2020 08:22 rispondi a EmanueleLa colata si può smantellare come tutti gli ecomostri. Cerchiamo di voltare pagina
betty
mar 22 dicembre 2020 08:07 rispondi a bettyma dov'è lo spazio per i giochi?
Antonio
mar 22 dicembre 2020 07:48 rispondi a AntonioHa dell’’incredibile, neanche nei film più estremi di fantahorror. si può immaginare una tale situazione. Questa città non. Iole crescere, gli sti bene stare lì dov’è. Al proposito, dov’è.????????? Verdi Armó, ma chi te lo ha fatto fare
betty
mer 23 dicembre 2020 07:47 rispondi a bettyma tu come vuoi crescere a palme e banani? ma siamo sicuri che questo progetto si inserisca bene nel nostro contesto, a me pare di no! le querce non si possono più piantare per la xilella, ditelo a Bay.
Vincenzo
gio 24 dicembre 2020 06:40 rispondi a VincenzoCerto che non si cresce a palme e banane.. Ma bisogna anche informarsi di più prima di scrivere.. Il parassita delle querce non è di certo la xylella ma gli scolitidi..