Era attesa da tempo l’inaugurazione del Parco archeologico dei Messapi e dal numero di persone intervenute ieri al taglio del nastro, si è notata l’importanza che i manduriani danno a tale prezioso bene.
La manifestazione di apertura è stata preceduta da una conferenza pubblica tenuta nella chiesetta di Santa Croce e da lì i partecipanti guidati da una emozionatissima Angela Greco, leader del gruppo di associazioni che gestiranno il sito, si sono recati all’ingresso del Fonte Pliniano dove il taglio del nastro è stato affidato ad un altrettanto emozionato Aurelio Mastrovito, manduriano, tra i pochissimi testimoni ancora in vita della storica campagna di scavi diretti dall’archeologo Nevio De Grassi che tra il 1955 e il 1960 fecero emergere la vasta necropoli e il fossato delle Mure Messapiche.
Nel corso della benedizione, l’arciprete don Franco Dinoi ha annunciato un'altra novità importante per i fedeli: nell’antica chiesetta dedicata a San Pietro Mandurino situata proprio all’interno del Parco, riprenderà l’attività religiosa con modalità e tempi che saranno comunicati in seguito.
«Il cuore Messapico», come è stato battezzato lo sforzo comune dei gruppi associati a cui il Comune ha affidato l’importante polo culturale manduriano (oltre al Parco anche i due musei), si è espresso ieri con gli occhi e il sorriso di Angela Greco che oggi su Facebook ha ringraziato così quanti hanno creduto nella sua scommessa: «Grazie a tutti! Qualche abbraccio sarà sfuggito, qualche lacrima pure, qualche saluto o ringraziamenti anche, ma chi mi conosce sa che questo per me è la realizzazione di un sogno lungo 15 anni».
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1 commento
Fernando
gio 18 luglio 2019 01:36 rispondi a FernandoE siamo all'ennesima inaugurazione del Parco Archeologico ma per i fondi spesi nelle precedenti chi pagherà? Speriamo bene....