Mercoledì, 24 Aprile 2024

Cultura

I numerosissimi visitatori della serata inaugurale di ieri, quelli più giovani perlomeno, hanno potuto così scoprire, attraverso i nomi degli artisti ospitati sullo storico palco del Candeloro, quale peso abbia avuto la città

Folla all'inaugurazione della mostra del Candeloro che mostra l'attuale arretratezza di Manduria

La mostra di manifesti e locandine cinematografiche allestita all’interno del teatro Candeloro, aperto per l’occasione, è un autentico viaggio nel tempo ed anche la dimostrazione plastica di quanto Manduria, oggi priva persino di una sala cinematografica, sia tornata indietro dal punto di vista culturale. I numerosissimi visitatori della serata inaugurale di ieri, quelli più giovani perlomeno, hanno potuto così scoprire, attraverso i nomi degli artisti ospitati sullo storico palco del Candeloro, quale peso abbia avuto la città Messapica nel panorama artistico regionale se non oltre.

Ed ecco che già nel 1952 il palcoscenico della famiglia Candeloro ospitava opere liriche come la "La Traviata " o "La Boheme" quando per vedere spettacoli simili in Puglia ci si doveva spostare a Bari o a Lecce. Oppure scoprire nomi di cantanti che hanno segnato e segnano ancora la storia della musica italiana come Rino Gaetano, I Perigeo, Loredana Bertè, Tony Santagata, per ricordarne alcuni. E le opere teatrali di compagnie nazionali come quella di Nino Taranto e delle tantissime locali, la "Ce tiempi" tra tutte.

E poi le foto con i manifesti del mitico “Festival dei Messapi” del patron Enzo Morgante (il cui ricordo nella mostra avrebbe meritato qualcosa di più) che al Candeloro ha portato nomi del calibro di Lucio Dalla, Nada, Albano, Ornella Vanoni, Iva Zanicchi, Loredana Bertè, Mia Martini quando si faceva chiamare ancora Mimì, presentatori Rai come Enzo Tortora, Anna Maria Gambineri, Lelio Luttazzi, Pippo Baudo, Corrado, maestri d’orchestra come Enrico Simonetti e tanti altri ancora. Per comprendere il peso discografico raggiunto dal Festival dei Messapi targato Morgante, basta dire che il tormentone degli anni Sessanta, “Sei diventata nera” del trio Los “Marcellos Ferial”, è stato lanciato proprio dal palco del teatro Candeloro in una edizione del festival.

La mostra, curata da Vincenzo Stranieri e organizzata dalla sede cittadina della Unitre, resterà aperta sino a domenica prossima 28 ottobre. Gli orari sono tutti i giorni dalle 16,00 alle 20,00; la domenica dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 16,00 alle 21,00 con ingresso libero. (Foto di Domenico Stranieri e Raffaele Vaccaro – Video di Raffaele Vaccaro).

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