Musica ma anche altro, tanto altro, gioia e non solo. E’ il filo conduttore che da nove anni caratterizza la festa del nostro giornale. La Voce di Manduria, nona edizione, sabato 18 agosto nel chiostro del Palazzo delle Servite, sede del Gal, in via Omodei a Manduria. Prima di conoscere il programma completo, vi spighiamo, un po’ per volta, le novità di quest’anno. Intanto il titolo che è: Resilienza, senza scuse con un sorriso. Un tema forte, impegnativo, difficile da portare su un palco in un contesto di “festa”. La “resilienza” è la capacità di superare gli ostacoli che la vita ci pone davanti. Di questo si parlerà sabato prossimo sul palco della Voce e intorno ad esso. Lo faremo senza scuse e con un sorriso, appunto. Cantando, suonando, recitando e facendovi ridere.
Primo ospite “a tema” è Lorenzo Caleca, social performer e appassionato fotografo tarantino che esporrà la sua ultima mostra fotografica dedicata ad un esempio di “resilienza urbana”. Le foto di Lorenzo che saranno esposte tra le arcate del chiostro e visitabili per tutta la durata della festa, raccontano gli spazi e i percorsi di rinascita del Ruhgebiet e, in particolare, di Essen, la città tedesca che con le sue ciminiere e miniere trasformate in teatri, musei, centri commerciali e parchi verdi è la European green Capital 2017 che “insegna (si spera) al resto d’Europa come innovare e rinnovarsi nel rispetto dell’ambiente”. Lorenzo spiega così questa sua ultima opera racchiusa anche in un libro. «Quando uscivo di casa non sapevo dove sarei andato a finire e quindi avevo sempre con me la macchina fotografica. Dalla lente della Diana sono passati km di strade, il Ruhrgebiet ed i suoi simboli, i treni e le città, i canali di Amsterdam, le birrerie, il primo maggio, i concerti; era con me quando andavo a fare il bucato il mercoledì ed era con me quando per andare a visitare il Tetraeder ho dovuto salire la Direttissima con i suoi 387 gradini. A lei ho voluto affidare una storia che si dilunga per 12 rullini e che ho cercato di riassumere in queste pagine». Lorenzo Caleca, classe 1986, ha scelto nella fotografia il modo migliore per raccontare le sue storie. Social Performer, collabora con il blog “L’espresso dei sogni”. Dal 2016 porta in giro il progetto #poesianellestrade nel quale racconta, attraverso diversi approcci, la strada le persone ela vita di tutti i giorni. Il segreto: rallentare! All’attivo ha due mostre: “soltanto questo muro non ha freddo qui” e “ an einem straenrand”.
Domani vi parleremo dell’altro “ospite straniero” della Festa: Jakub Rizman Harp, straordinario musicista di arpa, viene dalla Slovacchia ma è cittadino del mondo.
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