C’è anche un manduriano tra i 34 detenuti evasi dal carcere di Foggia durante la rivolta di ieri. È un giovane di 25 anni, A.S., arrestato nel 2016 perché accusato di far parte di una banda di rapinatori seriali speciaizzata negli assalti a supermercati soprattutto della provincia di Brindisi.
Il giovane che era stato trasferito nel penitenziario foggiano nel 2018, si sarebbe allontanato da foggia con due tarantini e un lizzanese a bordo di un’autovettura rubata ad un automobilista fermato nei pressi del penitenziario.
La foto segnaletica degli evasi è stata diffusa a tutti i comandi delle forze dell’ordine della regione che sono alla ricerca dei fuggiaschi.
La rivolta dei detenuti, a Foggia come in tutta Italia, è scattata dopo le limitazioni delle visite parenti imposte dal decreto sul contenimento della diffusione del virus.
Tra gli evasi, hanno fatto sapere gli investigatori, non vi sono ergastolani o esponenti di rilievo della criminalità organizzata locale.
"Vogliamo l'indulto e l'amnistia - urlavano i detenuti durante la protesta - non possiamo stare così con il rischio del Coronavirus. Noi qui viviamo nell'inferno". Durante i disordini, due reparti e la sala informatica della casa circondariale sono stati devastati, molte vetrate sono state infrante, e un incendio è stato appiccato all'ingresso della struttura. Al momento 40 posti letto sono inutilizzabili.
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4 commenti
B. R.
mar 10 marzo 2020 11:01 rispondi a B. R.Perché non pubblicare le foto? Potrebbe essere utile a identificarli, se qualcuno li dovesse vedere! Ah, la privacy! Poveri noi, meritiamo davvero l'estinzione
Amilcare Bombatomica
mar 10 marzo 2020 08:46 rispondi a Amilcare BombatomicaSe diffondete le foto i nomi ... magari chi è di Manduria sa dove stanno sti campioni no? Sciamu mè ci sontu sti fenomeni ?
Cc
mar 10 marzo 2020 04:58 rispondi a Cc??
C.F.
mar 10 marzo 2020 07:45 rispondi a C.F.Bene, visto che è maggiorenne, le autorità di P.S. possono fare uno sforzo e diffondere il nome completo e la foto segnaletica, per favorire le segnalazioni e velocizzare la tutela della comunità. Questi criminali, insieme alle loro famiglie complici, stanno semplicemente approfittando di questa situazione per esigere l'impossibile. È già tanto che gli sia concessa la vacanza in carcere, ormai hotel 4 stelle rispetto al vecchio gabbio, ma questi vogliono tornare fuori a delinquere ed a vendicarsi. Se la situazione richiederà leggi marziali, che la Presidenza del Consiglio dei Ministri agisca di conseguenza: applichi gli articoli del c.p. di guerra che prevedono la fucilazione di questi criminali ed il rastrellamento delle famiglie.