Sono tutte nel Salento, Manduria ne ha più di tutti, le dieci discariche che attendono di essere bonificate per le quali c’è il rischio di una procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea. Entro le prossime due settimane, stando a quanto comunicato dall’assessorato regionale all’Ambiente, Gianni Stea, dovranno essere programmati i sopralluoghi sui siti. Manduria ha il primato dei siti inquinati. Si tratta di una discarica a Caprarica di Lecce, una a Trepuzzi, una a Oria, una a Lizzano, una a Brindisi, due a Statte e tre a Manduria.
Secondo i giudici comunitari, gli Stati membri sono tenuti a verificare se sia necessario bonificare le vecchie discariche abusive e, all’occorrenza, sono tenuti a bonificarle. Il sequestro della discarica da bonificare e l’avvio di un procedimento penale contro il suo gestore non costituiscono misure sufficienti. In altri termini, i comuni devono garantire che le discariche sequestrate siano anche, effettivamente, bonificate.
Spesso, ha ricordato l’assessore regionale Stea, i Comuni nei quali ricadono gli abbandoni o i depositi illeciti di rifiuti tardano a intervenire. Un atteggiamento che, come ha sottolineato il colonnello Gennaro Badolati, comandante NOE di Bari,si configura come reato omissivo con relativi risvolti penali. Di qui l’urgenza di mettere in campo tutte le azioni necessarie per favorire un’adeguata responsabilizzazione delle Amministrazioni Comunali sull’argomento.
Il lavoro di controllo e monitoraggio del territorio da parte delle forze dell’ordine sarà affiancato ed integrato dal Servizio di vigilanza ambientale della Regione Puglia che sarà opportunamente formato per consentire l’operatività sulle banche dati dei siti rilevati.
L’assessore Stea ha quindi deciso di affrontare di petto chiedendo ad Arpa di organizzare entro le prossime due settimane i sopralluoghi nei 10 siti a rischio infrazione e sollecitando l’ AGER a pubblicare quanto prima i bandi per l’installazione e gestione delle fototrappole per contrastare l’abbandono di rifiuti nei luoghi sensibili. Il Comune di Manduria sino a ieri non era stato ancora avvertito di questi prossimi sopralluoghi.
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
5 commenti
Esther Rufer
dom 26 gennaio 2020 04:12 rispondi a Esther RuferUn’ ammasso di verde, messo insiemi da noi e dei vicini, sarebbe da ritirare con il furgone grande da Igeco. Ho telefonato il 23.1.2020 a Igeco e mi hanno detto che non possono venire per che, non c’è più luogo per scaricare il verde. Ho telefonato all’ ufficio ecologico, per sapere che posso fare, se non vogliamo fare i fuochi. Loro mi hanno detto che c’è nessuno lì per questa problema, che sarebbe Igeco a chi devo rivolgermi. Come si può vivere in questa Comune senza diventare ignoranti …
Joe
ven 17 gennaio 2020 04:25 rispondi a JoeAnche le discariche legali non sono qui completamente "sigillate". Ma lo sporco che si trova ovunque (Machia, strada costiera...) è catastrofico! E ora anche l'impianto di depurazione... chi è il pazzo che l'ha approvato?
Esther Rufer
ven 17 gennaio 2020 12:27 rispondi a Esther RuferASSESSORE STEA; San Pietro in Bevagna, perché non possiamo avere una raccolta dei rifiuti sufficiente e civilista. Da tanti anni ci combattiamo con la comune, con l’ufficio ecologico, con Igeco per qualche bidoni in più e una raccolta regolarmente e sufficiente dei rifiuti, ma senza successo. Come capire tutto il disastro del depuratore e mille altre cose della ignoranza della comune di Manduria Perché i politici non sono d’accordo di far portare a San Pietro qualche bidoni in più. Perché loro fanno progetti per una isola ecologico per la raccolta dei rifiuti per 300'000 €, un progetto che nessuno sa, fin’ quando questo sarebbe realizzato, ma non fanno portare subito qualche bidoni in più. Perché non aiutano di ottenere questo tesoro del mare, delle spiagge e della natura
leo francesca
ven 17 gennaio 2020 06:58 rispondi a leo francescaLa discariche abusive sono un mezzo utilizzato dalla criminalità , a Manduria poi sono uno strumento utilizzato per attaccare e distrarre la pubblica amministrazione in occasione di movimento di denaro pubblico per altri progetti patronati da Mafia e politica, a per distrarre e tenere impegnata la autorità di governo.....
giorgio sardelli
gio 16 gennaio 2020 12:58 rispondi a giorgio sardelliASSESSORE STEA; oltre ai siti abusivi di rifiuti giustamente da bonificare di Manduria faccia bonificare l'aria puzzolente che si respira a Manduria sono più di vent'anni che i manduriani respirano aria puzzolente ammalandosi di malattie severe e morire più della media di altri paesi e se questo non è una priorità spieghi a Manduria perchè non e priorità quì si pagano solo tasse per il resto il popolo Manduriano non deve capire niente.