Avevano inventato il ritrovamento di una gatta scomparsa per intascare la lauta ricompensa promessa dai padroni. Di questo si sarebbe macchiata una coppia di Manduria che è stata smascherata. La ricompensa di 500 euro a chi avesse riportato a casa «Molly», la gattina di razza Ragdoll che un mese fa si è allontanata senza fare più ritorno da una casa vacanze di Campomarino di Maruggio, aveva fatto scattare la trappola ideata da una coppia di manduriani che avevano risposto all’appello dicendo di essere in grado di riportare a casa la gatta scomparsa. Per farlo, però, pretendevano il premio in anticipo. Dovendo rientrare a Roma dove vivono, la famiglia di Molly aveva dato incarico delle ricerche ad un’associazione animalista del posto, «Zampettando» che sulla propria pagina Facebook aveva pubblicato la foto della gatta con l’invitante promessa delle 500 euro a chi avesse portato notizie utili al suo ritrovamento.
Dopo qualche giorno dalla pubblicazione, la responsabile della pagina ha ricevuto il primo messaggio che dava buone speranze di chiudere il caso. «So di preciso dove si trova, ma prima di mandare la posizione voglio i soldi», tagliava corto l’interlocutore che utilizzava un profilo apparentemente reale. Naturalmente la responsabile dell’associazione che custodiva in una busta la somma promessa lasciatale dalla famiglia romana, ha chiesto garanzie che si trattasse effettivamente di Molly. «Io so dove si trova ma non mi prendo la responsabilità di fare foto», ha risposto l’uomo facendo intendere che dell’animale si fosse impossessata una famiglia di turisti che era in procinto di partire portandola con sé. Iniziava così una fitta corrispondenza in chat diventata una vera e propria trattativa. «A me non piace trattare, se non ti fidi possiamo fare metà (della somma, NdR) e ti dico tutto il resto quando prendi la gattina».La famiglia proprietaria di Molly che veniva informata di tutto, ha condiviso la diffidenza della rappresentante di «Zampettando» decidendo di informare la polizia del commissariato di Manduria che ha avviato le indagini del caso.
Avuto il numero di cellulare e della Postapay che l’incauto segnalatore aveva lasciato in chat con tanto di numero del suo cellulare, gli investigatori non ci hanno messo molto ad individuarlo raccomandando i padroni di Molly e della responsabile di «Zampettando» a non versare nessuna somma. Si trattava di uno già noto per truffe simili portate a segno con la sua compagna anche lei partecipe dei raggiri on line. Rimessa nel cassetto la busta contenete le banconote da 500 euro, le responsabili dell’associazione animalista ha diffuso sui social la brutta avventura. «Incredibile – si legge nel post - come un po’ di soldi faccia muovere le menti più becere e accattone. Ovviamente non siamo degli sprovveduti – prosegue - e dopo aver affidato il materiale a chi di competenza, abbiamo scoperto diverse cose su queste due persone, che vivono di espedienti, che non erano in zona e che erano noti in questo genere di affari loschi».
Intanto la famiglia di Molly non perde le speranze e raddoppia il premio. «Noi non abbiamo dimenticato Molly – fanno sapere da Zampettando - e presto la ricompensa salirà a mille euro».
Nazareno Dinoi
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3 commenti
santina Immacolata pizzi
gio 17 ottobre 2019 05:02 rispondi a santina Immacolata pizziSign.Savino, si confermo ....a Manduria e zone limitrofe parecchi casi simili e anche peggio ....si è creata una specie di " Raket del Randagismo " una cosa vergognosa ancor più perché a capo di tali attività pare ci siano persone che si spacciano per Animalisti e associazioni onlus , Rubare diventa"Raccogliere o Salvare " e rivendere all estero un cane o un gatto viene descritto con l eufemistico Concetto del "Recupero spese" per sterilizzazioni e vaccinazioni,che in realtà vengono sostenute Antem dai leggittimi proprietari a cui vengono rubati o dal servizio veterinario Statale !!!! richieste di denaro come spese da loro sostenute per gestire l animale !!!!...Ma gestirlo di cosa ???? A lei sembra normale rubare cani e gatti dai giardini e poi rivenderli in Germania a 370/500 euro ?
savino
gio 17 ottobre 2019 12:37 rispondi a savinoin quella zona parecchie casi simili?
Santina Immacolata Pizzi
gio 17 ottobre 2019 07:05 rispondi a Santina Immacolata PizziA Manduria ci sono moltissime persone che praticano questo tipo di attività aggirando grossolanamente il problema legale accumulando cani e gatti in luoghi ben definiti e rivendendoli poi all estero alla modica cifra di 370/500 euro a cane o a gatto, ma non disdegnano spesso cotinue richieste di denaro sfruttando anche foto di cani torturati o morti , tutte dinamiche criminali che seguono perfettamente i modus operandi dei due Manduriani coinvolti in questa truffa e anche peggio, a proposito .....si potrebbero conoscere nomi e cognomi in modo che se ci riprovassero con altre ignare famiglie e i loro amici a 4 zampe di sarebbe più preparati ? Grazie.