Il pregiudicato manduriano Luciano Carpentiere, detenuto ai domiciliari perché coinvolto nell’inchiesta “Ipresa” dell’antimafia di Lecce, è stato denunciato a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale. Il cinquantaquattrenne che è accusato di far parte del clan diretto da Antonio Campeggio detto “Tonino scippatore”, avrebbe assunto un atteggiamento sempre più sprezzante nei confronti dei poliziotti che periodicamente si recano nella sua abitazione per i controlli di rito.
L’altro ieri, secondo quanto riportato dai poliziotti nel loro rapporto, Carpentiere avrebbe per l’ennesima volta apostrofato in maniera offensiva gli agenti rientrando poi in casa e sbattendo la porta d’ingresso.
Detenuto in carcere dal 5 luglio del 2017, il pregiudicato è stato trasferito ai domiciliari per ragioni di salute. A luglio scorso era stato nuovamente trasferito in prigione perché si era presentato spontaneamente in caserma, contravvenendo agli obblighi restrittivi, chiedendo a che punto fosse la sua richiesta di recarsi dal dentista. Dopo alcuni giorni passati in cella, assistito dagli avvocati Franz Pesare e Armando Pasanisi, è poi ritornato nel proprio domicilio.Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
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