C’era anche un manduriano ieri tra i nomi degli imputati nell’udienza preliminare per la morte di Giacomo Campo, l’operaio di una ditta di appalto dell’Ilva, la “Steel Service” morto a settembre del 2016 schiacciato da un carrello nel reparto dell’Altoforno 4 dove stava lavorando. Il manduriano alla sbarra (assieme ad altri quattro dirigenti dello stabilimento) è l’ingegnere dell’Ilva, Giuseppe Chimienti che è difeso dall’avvocato Gianluca D’Oria.
Ieri il giudice delle udienze preliminari, Vilma Gilli, dopo alcune eccezioni sollevate dalle difese degli imputati, ha aggiornato l’udienza al 28 novembre per consentire alle parti civili la citazione come responsabile civile di Ilva in amministrazione straordinaria e, al contempo, per permettere alla medesima società di perfezionare la transazione per il risarcimento del danno alle parti civili con l’approvazione da parte del Ministero. Oltre ai familiari della vittima si è costituita parte civile anche l’Associazione nazionale mutilati e invalidi sul lavoro.
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