«Sono positiva al Covid-19 ricoverata al Policlinico di Bari con una polmonite e sono attaccata all'ossigeno. Si pensa sempre non capiti a noi, che non è possibile, che a finire così sono solo i vecchi ma io ho 36 anni».
Così dalla stanza dell’ospedale del Policlinico di Bari dove è ricoverata, la manduriana Daniela Mele invita tutti alla massima attenzione e a non sottovalutare il virus. La trentaseienne che vive e lavora a Bari, è una fotografa professionista e nei suoi lavori immortala spesso le diverse tonalità del blu del cielo e del mare pugliesi. Per questo ha pubblicato su Facebook la foto delle pareti azzurre della stanza degli infettivi dove si trova in isolamento. «Questo è un post diverso dagli altri. Quello in foto è un celeste Puglia che non avrei mai voluto sperimentare», scrive Daniela che continua così nel suo sfogo-appello diventato virale suo social.
«Questa malattia può essere cattivissima, ti stacca dai tuoi affetti, ti lascia in balia delle tue difese immunitarie. La febbre è altissima perché il corpo non sa qual è il nemico che ha davanti.
È una prova difficile, ce ne saranno sicuramente altre nella mia vita ma come questa non credo. Per questo vi dico state attenti. Si può finire attaccati all'ossigeno, con un braccio gonfio per i liquidi iniettati, la testa che scoppia per la febbre. E poi i prelievi dolorosi, lividi ovunque, pensi di continuo al peggio. Ne uscirò ne sono certa, ma nel frattempo voi cautelatevi!».
La manduriana è sposata ed è mamma di due figli.
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4 commenti
Laura
mar 15 settembre 2020 06:45 rispondi a LauraDaniela ha ragione, non sottovalutiamo questo virus, facciamo attenzione !!! Combatti cara Daniela, non mollare ! Sconfiggi questo bastardo di virus, ti faccio i migliori auguri . Un abbraccio
Ranetta
mar 15 settembre 2020 03:01 rispondi a RanettaGrazie per la tua preziosa testimonianza. Ti auguro di guarire con tutto il cuore.
ALFONSO
lun 14 settembre 2020 01:51 rispondi a ALFONSOPurtroppo ci si è voluti convincere che il peggio sia passato e che si possa tornare a vivere nella c.d. "normalità" ecco però che questa esperienza ci riporta alla realtà e a riflettere su quanto potrebbe accaderci nel prossimo futuro. Comportiamoci più da persone coscienti, anzicchè no.
Salvatore
lun 14 settembre 2020 10:23 rispondi a SalvatoreSpero che il tuo articolo venga letto da chi gestisce locali pubblici lavorando senza mascherina e altre precauzioni contro il contagio. Ti auguro di guarire presto e ritornare quanto prima all'effetto dei tuoi cari.