Venerdì, 19 Aprile 2024

Attualità

Lo scopo di tale regola è più che evidente: evitare la commistione di immondizia soprattutto per quanto riguarda l’organico che deve essere il «più pulito» possibile

Braccio di ferro della Igeco: i rifiuti nelle buste nere torneranno indietro

Sacchetti neri fuorilegge Sacchetti neri fuorilegge | © La Voce di Manduria

Dopo la contestatissima decisione di ritirare tutti i cassonetti portarifiuti dalla costa prima ancora di iniziare il ritiro porta a porta, la Igeco è pronta ad un altro braccio di ferro con la popolazione manduriana e i villeggianti delle marine. «Dall’undici luglio - fa sapere la società che ha in gestione il servizio di nettezza urbana per conto del comune Messapico -, non sarà più ritirata la spazzatura contenuta nei sacchetti neri». Si torna quindi alla raccomandazione iniziale, mai rispettata per la verità da una parte dell’utenza, che obbliga i cittadini a conferire la differenziata nelle buste trasparenti o semitrasparenti. Agli operatori ecologici è stato già impartito l’ordine di rispettare tale disposizione secondo uno specifico programma che prevede un primo periodo di avvertimento bonario prima di passare alle maniere forti. «Da lunedì prossimo, 26 giugno - fa sempre sapere la Igeco in una nota -, il personale addetto al ritiro della differenziata preavviseranno gli utenti che conferiscono in buste non conformi applicando sul bidoncino un adesivo con l’avviso che se si dovessero ripresentare gli stessi errori i rifiuti non saranno ritirati». E tutto tornerà indietro al mittente. Trascorsi così dieci giorni di prova, dal 6 luglio, sia nell’abitato cittadino che nei diciotto chilometri di costa manduriana, gli operatori inizieranno a non ritirare più i rifiuti contenuti all’interno di sacchi neri. La trasparenza servirà al personale di verificare il contenuto della busta che dovrà rispettare la tipologia indicata negli appositi calendari.

Lo scopo di tale regola è più che evidente: evitare la commistione di immondizia soprattutto per quanto riguarda l’organico che deve essere il «più pulito» possibile. L’organico sporco, vale a dire con la presenza di indifferenziato (plastica o altro materiale inorganico) rischia di essere rifiutato dagli impianti di stoccaggio e quindi trasferito in discarica tal quale a costi superiori per l’impresa.

Bisognerà vedere ora come al prenderà l’utenza bituata per tanti anni ad utilizzare in contenitori di fortuna, o nelle capienti e facilmente recuperabili buste di plastica nera. Sicuramente tornerà a galla la richiesta di buste trasparenti biodegradabili che la Igeco ha rifornito nel periodo iniziale per poi sospendere l’erogazione per cui chi ha potuto si è dovuto arrangiare con i sacchetti biodegradabili della spesa o ha dovuto acquistare quelli appositi.

Intanto nelle marine da ieri è iniziato il servizio di differenziata spinta. Come era prevedibile non tutte le zone sono state coperte. Molti residenti, inoltre, non hanno ancora ritirato i bidoncini colorati per ogni tipologia di spazzatura. Domenica mattina in Piazza delle Perdonanza a San Pietro in Bevagna, località principale delle marine, il personale della Igeco ha allestito un presidio per il ritiro dei contenitori. La distribuzione iniziata con un po’ di ritardi rispetto all’orario annunciato, ha soddisfatto poche decine di utenti ancora sprovvisti di bidoncini. Si presume che molti di loro hanno ancora quelli dell’anno precedente e comunque gran parte delle case al mare sono ancora disabitate.

Nazareno Dinoi

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15 commenti

  • novolese oronzo
    dom 21 giugno 2020 02:35 rispondi a novolese oronzo

    e domenica l'igeco dove era? PIAZZA DELLE PERDONANZE DI TORINO? a s. pietro non cera. cosi avvisate la gente? bravi......

  • Caterina
    mer 17 giugno 2020 10:42 rispondi a Caterina

    Chi è assente alla consegna dei nuovi bidoncini colorati perché non residente a Manduria, come riesce a recuperare il tutto quando viene? Come mai non veniamo informati delle "novità". Eppure la cartella esattoriale arriva...

  • Walter
    mer 17 giugno 2020 01:58 rispondi a Walter

    Purtroppo si arriva sempre al limite, mi chiedo se la Igeco ha mai controllato cosa contengono ste benedette bustoni? Contengono tutto di tutto, servono x non fare la differenziata. Per la normale differenziata e il ritiro giornalmente non ovvorrono buste di tale capienza. L, operatore non dovrebbe fare solo il lancio di ste buste verso il cassonetto del mezzo di ritiro ma a campione verifivare il contenuto, anche perché sanno da chi ritira giornalmente e da chi ritira solo il giorno della indifferenziata. I tributi si pagano ma i diritti non ci sono. IGECO fai il tuo dovere, cerca di collaborare coi cittadini,,,, passa le buste?

  • Waltet
    mer 17 giugno 2020 01:35 rispondi a Waltet

    Era ora che la igeco aprisse gli occhi, ha dato troppa possibilità ai cittadini di fare quello che vuole (mischiare tutto di tutto) inbustare e attendere il ritiro. L'operatore adetto al ritiro a campione dovrebbe aprire ste benedette buste x verificare il contenuto. Lo stesso operatore presumo che abbia la possibilità di sapere chi fa la differenziata e chi mette il tutto in bustone visto che ritira giornalmentela spazzatura. Nella differenziata il cittadino mette fuori la porta tutti i giorni la spazzatura come da regole di ritiro e non solo il giorno della indifferenziata

  • Giovanni
    mar 16 giugno 2020 07:36 rispondi a Giovanni

    Se, come si dice, sono tanti quelli che non ritirano i contenitori perchè non registrati, cioè evasori, sarebbe interessante sapere cosa pensano di fare coloro i quali si candidano a sindaco di Manduria. Pensano di individuarli e di far pagare loro come gli altri? E' troppo chiedere se questi abusi saranno contrastati? Cosa dicono i candidati? Perchè "La Voce" non lo chiede uno a uno e ci informa delle risposte?

  • giorgio sardelli
    mar 16 giugno 2020 02:32 rispondi a giorgio sardelli

    esiste la ragione anche che la IGECO all'inizio ha dato le buste capienti e resistenti poi ha dato buste piccole e fragili che si lacerano appena li tocchi e poi non ha più dato niente ed ognuno si sta arraggiando come può non trovando sempre le buste trasparenti al supermercato e comunque c'è chi non è per niente registrato e se la IGECO metterà in pratica tutto ciò significherà che per una busta rifiutata sarà una busta in più abbandonata nell'ambiente non è una minaccia a nessuno è solo una personale considerazione purtroppo credo che in questo paese siamo ancora ai tempi di ANTOIN che cantava qualunque cosa fai sempre pietre prenderai

  • Lorenzo
    mar 16 giugno 2020 11:27 rispondi a Lorenzo

    Basterebbe controllare gli allacci elettrici. Si prendono due piccioni con una fava ( e foglie). Tanti hanno energia elettrica e fabbricati catastalmente inesistenti. Inoltre passi carrabili finti e certificazioni pulizia pozzi neri inesistenti. Quanto lavoro ci sarebbe per giovani laureati e non, dipendenti di un comune efficiente con denari riutilizzati per l'abbattimento barriere architettoniche, illuminazione pubblica, asfaltatura strade, riserve naturali e raccolta differenziata vera. Invece? Le istituzioni chiedono tasse a chi è regolare. Tipico dei Savoia nel 1861. Povera Manduria e sua Marina

    • giorgio sardelli
      mar 16 giugno 2020 07:39 rispondi a giorgio sardelli

      l'anno la sporcizia che vediamo ora non ci sarebbe e comunque stai sereno che al 99% tutti pagano le tasse per dodici mesi l'anno per avere un servizio di due mesi senza acqua e fogna

    • giorgio sardelli
      mar 16 giugno 2020 07:36 rispondi a giorgio sardelli

      SIG. Lorenzo belle parole le sue specie se dettate da una tastiera però si dimentica una cosa importante : le istituzioni prima di tutto i servizi necessari di prima utilità che un paese civile non può permettersi di non avere per tutti, acqua potabile rete fognante strade sicure non polverose illuminazione ecc. che tutti a Manduria non hanno e si ricordi che è anche alle tasse che pagano quei cittadini che non hanno servizi che tu forse ti puoi permettere di avere tutti i servizi e poi scrivere quello che ai scritto descrivendo parte dei cittadini come persone furbe e incivili ma a lei si è fatto sfuggire il fatto che qualcuno ha voluto e costretto le persone a comportarsi come dice lei ammettendo che lei abbia ragione , se a San Pietro in Bevagna ci fosse la raccolta dei rifiuti

      • Lorenzo
        mer 17 giugno 2020 05:25 rispondi a Lorenzo

        Mi fa piacere sapere che Lei, sig. Giorgio è il portavoce dell'ente preposto ai controlli del pagamento tributi e/o ha informazioni documentate, certe che alle Marine paga il 99% dei proprietari. Bene, gentilmente fornisca la fonte istituzionale di quanto da lei asserito. Tuttavia attenzione, può anche essere che paghi il 99%, ma di quello che risulta censito e accatastato regolarmente o il 99% di tutti gli immobili alle Marine compreso quelli abusivi?

  • FDB
    mar 16 giugno 2020 09:12 rispondi a FDB

    Credo che l'annunciato rifiuto di ritirare i "SACCHI NERI" si riferisca solo al ritiro dell'organico che deve essere conferito nelle apposite buste compostabili per due motivi: 1) per una ispezione veloce del contenuto; 2) perché le buste non compostabili, di colore nero o altro colore, non possono essere immessi nell'impianto. Per il conferimento della plastica e dell' inorganico invece, il problema non sussiste. Del resto l' Iveco non fornisce, come diversamente avviene in altri comuni, buste per la plastica ma solo un bidoncino valevole per plastica e carta che comunque devono essere conferite separatamente. Per questo io raccolgo la plastica in un bustone nero sul quale appongo la scritta "Plastica" e nel bidoncino Carta/Plastica solo la carta.

  • Domenico
    mar 16 giugno 2020 08:27 rispondi a Domenico

    Dimenticavo: dove è già operativa la raccolta differenziata, l'azienda deve provvedere alla rimozione e al trattamento (divisione dei materiali) dei sacchi "neri" cercando, quando possibile ... tracce del produttore dei rifiuti contenuti.

  • Domenico
    mar 16 giugno 2020 08:19 rispondi a Domenico

    Condivido quanto detto da Antonio. Purtroppo la piaga degli utenti non censiti risale a tanti, tanti anni fa; non ricordo quale amministrazione, cercò di risolvere il problema dando incarico a un noto ingegnere (o a una ditta a lui riconducibile) di schedare ogni immobile della fascia costiera. O l'inesperienza o la distrazione dei rilevatori incaricati, produsse un ingente numero di schede, purtroppo lacunoso (forse anche per la rapidità degli abusi edilizi ininterrotti). Oggi, con le tecnologie disponibili e le banche dati accessibili da remoto, sarebbe un gioco da ragazzi aggiornare in tempo reale la situazione immobiliare e censire i produttori di rifiuti, costringendoli a contribuire alla spesa per i servizi di cui beneficiano. Ma fore ciò è elettoralmente impopolare...

  • Antonio
    mar 16 giugno 2020 07:10 rispondi a Antonio

    Altro che commistione di immondizia! Io penso e nn occorre una grande intelligenza per capire che molti di quelli che usano buste di vario genere nn hanno i contenitori appositi perché molto probabilmente nn sono censiti e nn pagano il tributo dovuto per la spazzatura, per capirci sono i cosiddetti furbi nn registrati.

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