In giro per la Puglia a piedi, raramente a bordo di mezzi pubblici, spinta da un evento che le ha stravolto l’esistenza. Sono le poche cose che confida della sua vita la clochard colta e cortese che da qualche giorno si vede per le strade di Manduria e che siamo riusciti ad incontrare scambiando con lei poche parole.
Marcella o Rossella (è sua volontà nascondere la sua vera identità), resterà nella città Messapica per altri due o tre giorni prima di proseguire il suo pellegrinaggio senza una meta precisa in Puglia. L’abbiamo incontrata a ridosso del muraglione del cimitero dove ha allestito il suo giaciglio per la notte: un cartone che porta con sé nei lunghi viaggi e niente altro e buste piene di cianfrusaglie. Indossa indumenti a “cipolla”, sempre quelli da quando, tre anni fa, ha deciso di dare inizio a quella pesante scelta di vita. Più che indumenti sono stracci, niente scarpe, sostituite da strati di cartone e buste di plastica che rinnova quando si consumano.
Perché proprio la Puglia? Le chiediamo. Tra le poche cose intime che ci confida è che ha scelto di girare la Puglia perchè in questa regione veniva in vacanza con la sua famiglia di origine. È perugina di nascita ed è da lì che ha iniziato tre anni fa il suo incredibile cammino.
«Dopo le cose negative della vita – ci dice Marcella – la scelta di venire qui in Puglia è dovuta ai bei ricordi che ho di questa regione. Ricordo i viaggi con i miei genitori, io quindicenne, felice con loro. I ricordi belli, quelli, non si dimenticano e non ce li può togliere nessuno, per questo sono qui». Tutti i suoi parenti e sono di Perugia, non ha legami con la Puglia, ci dice, se non con i ricordi belli di quelle vacanze estive con i suoi genitori anche loro innamorati del Salento e della Puglia in generale.
Confermiamo quello che si dice di lei a proposito della sua cultura. Ha un eloquio veramente non comune, si esprime con logica e dimostra un livello culturale fuori la media.
Respinge con garbo qualsiasi aiuto e con altrettanto garbo si rifiuta di rispondere a domande troppo personali. Ha lo sguardo sereno ma profondamente triste da cui traspare profonda sofferenza per un passato che evidentemente cerca di dimenticare. Unica cosa che concede della sua vita passata è un matrimonio finito male. «Mi sono separata da mio marito» – dice stroncando qualsiasi altra domanda sul suo passato. Allora, per finire, le chiediamo delle sue aspettative. La sua risposta e immediata e prevedibile. «Non me lo chieda, credo che nessuno di noi sia in grado di sapere cosa accadrà domani».
La lasciamo con rispetto nel suo silenzio e nel degrado estremo in cui ha scelto di sopravvivere. Mentre ci allontaniamo governa le sue povere cose che trascina nel suo lungo cammino, buste piene di bottiglie di plastica vuote e di altre cose la cui natura e utilità sono difficili da definire.Nazareno Dinoi
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4 commenti
Daniel Merico
dom 24 ottobre 2021 11:08 rispondi a Daniel MericoSi aggirava sulla strada provinciale Ortelle-Diso (LE), ci siamo avvicinati per offrirle qualcosa da mangiare ma la signora educatamente ha rifiutato l'aiuto ed a continuato il suo percorso.
Nunzio Resta
gio 10 giugno 2021 12:50 rispondi a Nunzio RestaL’ho incontrata oggi sulla statale tra Supersano e Cutrofiano (LE), confermo che è davvero educata e colta. Ho tentato di offrigli un passaggio, dell’acqua fresca o anche una dimora per la giornata. Ma ha educatamente rifiutato qualsiasi aiuto.
Barbarabursomanno
mar 22 ottobre 2019 08:11 rispondi a BarbarabursomannoIo ho incontrato la signora sotto la mia attività le abbiamo portato da mangiare è una donna molto colta ed educata il giorno dopo xro era andata via... Parlo di Lecce...
Giuseppe Buccolieri
dom 20 ottobre 2019 07:19 rispondi a Giuseppe BuccolieriCercate di fare intervenire i servizi sociali. Non è possibile avere persone in giro in quelle condizioni.Con urgenza.