Diciotto indagati, quattro in più rispetto al numero già noto, solo due appena maggiorenni, otto in tutto finiti in carcere e all’appello mancano ancora altri nomi del branco che vessava e torturava Antonio Cosimo Stano. Sono questi i nuovi numeri dell’inchiesta sugli «orfanelli», così come si facevano chiamare gruppi di giovani manduriani incensurati che si divertivano ad aggredire il pensionato filmando le bravate che facevano poi girare sui social. La notizia dei nuovi quattro indagati, tra cui due fratelli, già pubblicata da «Quotidiano di Puglia» sabato scorso 18 maggio, si arricchisce di altri particolari. Secondo la Procura della Repubblica per i minorenni, i nuovi «orfanelli» avrebbero preso parte ad almeno un’aggressione filmata e chattata su WhatsApp. Sarebbe quella del video diffuso dalla stessa Procura in cui si vede il sessantaseienne che viene accerchiato in strada, davanti la sua casa in via San Gregorio Magno a Manduria, da almeno cinque giovani che lo insultano, gli sputano addosso impedendogli di fuggire mentre uno di loro lo colpisce con calci e pugni. Ad incastrarli sarebbe stata proprio la mania diffusa nel gruppo di documentare i raid da mostrare e vantarsi come un trofeo. Non solo. In questo caso i nuovi quattro indagati che hanno un’età compresa tra i quindici e diciassette anni, sarebbero stati chiamati in correità da altri componenti del branco già interrogati.
Tre di loro, i due fratelli con un diciassettenne, sono stati convocati per mercoledì 22 maggio alle ore 9,30 per essere sentiti sui fatti dalla procuratrice Pina Montanaro titolare dell’inchiesta sui minorenni in coordinamento con la Procura della Repubblica ordinaria che ha affidato il fascicolo sui maggiorenni al pubblico ministero Remo Epifani.
Con questa nuova iscrizione si completa una buona parte delle identificazioni di chi compare nei video (tredici in tutto quelli finiti nelle mani degli inquirenti, mentre altri sono in fase di recupero da parte dei consulenti tecnici a cui la Procura ha affidato i telefonini sequestrati). All’appello, ad esempio, mancano ancora due soggetti ripresi in un video che documenta lo sfondamento della porta d’ingresso di Stano con il lancio all’interno della casa di bottiglie di vetro che si frantumano mentre il pensionato urla spaventato.Ancora senza nome anche i partecipanti alla spedizione di carnevale, cinque o sei, tutti con il volto coperto da maschera, tra questi una figura minuta con fattezze femminili.
Intanto oggi i giudici del Tribunale del Riesame dovrebbero rendere nota la decisione presa in merito alla richiesta di scarcerazione o misura alternativa presentata dagli avvocati dei due maggiorenni finiti in carcere, Gregorio Lamusta di 19 anni e Antonio Spadavecchia di 23, rispettivamente difesi da Armando Pasanisi e Franz Pesare il primo e Gaetano Vitale con Lorenzo Bullo il secondo. Sempre oggi si aprirà la discussione del Riesame per i sei minori rinchiusi nel «Fornelli» di Bari. A chiedere la loro scarcerazione, o i domiciliari, saranno gli avvocati Cosimo Micera, Antonio Liagi, Lorenzo Bullo, Davide Parlatano, Pier Giovanni Lupo. Tutti gli indagati, otto sinora raggiunti da misura restrittiva e dieci a piede libero, devono rispondere di tortura continuata in concorso con l'aggravante dell'aver procurato lesioni personali.
Nazareno Dinoi
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