Il caso del campione paralimpico manduriano, Leonardo Melle, è ora nelle mani del Coni Puglia. Ieri mattina il vicecampione del mondo di triciclo ha avuto un incontro a Bari con Elio Sannicandro, delegato pugliese del Coni, su esplicita richiesta del consigliere regionale di Direzione Italia, Donato Perrini.
Sannicandro ha voluto conoscere di persona la vicenda di Melle che è stato sospeso da ogni attività agonistica sino a luglio prossimo perché durante un controllo di routine è stato trovato positivo ad una sostanza dopante contenuta in una pomata cicatrizzante utilizzata per curare una piaga ad un piede dovuta alla sua difficoltà a deambulare. Sannicandro ha detto che seguirà il suo caso.
«L’amore per lo Sport, in modo particolare il ciclismo – ha dichiarato il consigliere Perrini a margine dell’incontro -, ha spinto Leonardo ad andare avanti nonostante la grave malattia che lo ha colpito. Oggi – ha aggiunto - è un atleta paraolimpico che punta a portare i colori della Puglia in tutto il mondo, a bloccarlo è la burocrazia che spesso fa più danni della stessa malattia».
Melle da parte sua si è dichiarato vittima di ingiustizie ed ha ribadito la sua estraneità a qualsiasi uso consapevole di sostanze dopanti. «Se avessi saputo – confessa - non avrei detto di averla usata, pensavo che per noi disabili si usasse un po’ di tolleranza, perlomeno su certi medicamenti che per noi sono di uso periodico».
Il ciclista ha poi spiegato nei particolari la sua vicenda. «Avrò applicato un paio di volte quella pomata che ho comprato liberamente in farmacia – ha spiegato – per curarmi una piaga che ritarda a guarire proprio per le mie difficoltà a deambulare». Il campione, inoltre, ha sempre nutrito dubbi circa la regolarità dell’esame delle urine risultate positive alla sostanza. «Avrei potuto oppormi e chiedere una controanalisi a mie spese, ma avrei dovuto sopportare una somma che per le mie possibilità è improponibile», ha confessato l’atleta che ora spera in un miracolo.
Intanto la prossima gara agonistica in programma il 7 aprile rischia di saltare. «Peccato – sospira Melle – ci tenevo a stare con i miei colleghi, con il mio capitano Carlo Calcagni e tra la mia gente». La gara in questione partirà da San Cataldo di Lecce per un percorso di 200 chilometri nel Salento. Sui manifesti, già diffusi, c’è anche il nome di Leonardo Melle con quelli di altri 8 atleti paraolimpici ognuno campione di triciclo, Mtb tandem e handbike. «Chissà, un miracolo», sospira il campione manduriano che anche in questo caso non si arrende e spera che qualcosa cambi.
Il manduriano è affetto dagli esiti di una emorragia cerebrale che limitano fortemente la funzionalità della parte sinistra del corpo. Nonostante questo è riuscito con lo sport a vincere la sua disabilità ottenendo risultati anche a livello internazionale nella disciplina ciclistica del triciclo. I medici gli avevano prognosticato un’esistenza su sedia a rotelle permanente.
Nazareno Dinoi
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