Sta provocando sdegno sui social la foto di un falchetto impallinato e ucciso da qualche cacciatore nelle campagne di Manduria. L’autore della foto, Gregorio Doria, riferisce di averla scattata in agro manduriano zona Surìi- Cardinale. Quasi certamente il responsabile dell’uccisione ha lasciato sul posto il piccolo rapace quando si è accorto di aver sparato contro una specie protetta. (Probabilmente un falchetto Grillaio). Un simile atto comporta la denuncia per abbattimento di specie protetta, il sequestro dell’arma e la sospensione della licenza di caccia per finire poi sotto processo. In alcuni casi oltre all’ammenda è previsto anche l’arresto.
«Atti incommentabili e barbari che testimoniano il fatto che all'interno dei circa cinquecentomila cacciatori Italiani si nasconda purtroppo la figura del "bracconiere». E’ il commento di Gianluca Cencioni, presidente dell’Associazione Caccia Sviluppo e Territorio sezione di Grottaglie con diversi iscritti anche a Manduria.
«Il vero cacciatore – continua il rappresentante della categoria - pratica l’attività venatoria per passione e non si limita esclusivamente alla caccia ma al rispetto dell'ambiente, all'ecologia, è quello che partecipa alle iniziative per la pulizia delle campagne dai rifiuti, attività sportive e così via. La nostra categoria – prosegue Cencioni - , è fatta di persone per la maggior parte oneste e rispettose». Il rappresentante della categoria, infine, esclude l’errore. «Per un cacciatore - dice - è impossibile sbagliare, non si può scambiare un falco per un fagiano».
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
5 commenti
Joe
ven 9 novembre 2018 04:11 rispondi a Joe....sul rispetto per l'ambiente.... Non farmi ridere! I bossoli dei proiettili sono in giro in sacchi! Vergogna su voi cacciatori!
Sergio di Sipio
ven 9 novembre 2018 06:28 rispondi a Sergio di SipioSi dovrebbe praticare la caccia usando la macchina fotografica ed il binocolo. Attimi di piacere nel silenzio che il nostro territorio agreste Salentino ci dona quotidianamente. Ma a molti piace sparare. Si dovrebbe poter praticare questo arcaico passatempo nelle tribune degli stadi così da poter tornare a casa (correndo il rischio dell'eventuale abbattimento) felici e contenti. Magari con qualche scalpo da mostrare agli amici al bar o ai figli perchè imparino come ci si comporta tra esseri transumani arcaici.
Alessandro il grande
ven 9 novembre 2018 01:42 rispondi a Alessandro il grandeSergio di sipio ,sono totalmente d'accordo accordo con te.... sarà stato qualche cacciatore frustrato dalla situazione del momento che non c'è niente da cacciare solo da proteggere non ci sono parole per descrivere questi pseudo cacciatori la canna del fucile saprei io dove metterla, doppietta o sovrapposto sarebbe più piacevole per questo pseudo cacciatore..
lorenzo
gio 8 novembre 2018 07:09 rispondi a lorenzoGentilissimo uomo di escremento, spero che questo tuo gesto ti porti malattie lente e dolorose. Altro non meriti infame impallinatore
CLAUDIO DELOS REYES
gio 8 novembre 2018 05:32 rispondi a CLAUDIO DELOS REYEScredo che quella stessa persona che ha impallinato il falchetto quando si trova in macchina parcheggia a in doppia fila o sul parcheggio riservato ai disabili e se andasse a pesca userebbe comunque attrezzature vietate.