Una cosiddetta “isola ecologica” trasformata in discarica di rifiuti a cielo aperto nel polmone verde di San Pietro in Bevagna, marina di Manduria; e spiagge ancora piene di bagnanti in una giornata ancora d’estate. Due immagini e condizioni diverse, stessa data, oggi 16 settembre. Due foto che sono la sintesi di una cattiva amministrazione della cosa pubblica. Terminare i servizi essenziali (la raccolta differenziata come la prossima chiusura del presidio sanitario turistico) in un territorio che, grazie al clima e al mare, può ancora offrire tanto dal punto di vista dell’attrattiva turistica, è quanto di più sbagliato si possa fare per la crescita economica di una comunità. Un “male” non nuovo che si ripete inesorabilmente negli anni.
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4 commenti
Rufer Esther
mer 19 settembre 2018 12:03 rispondi a Rufer EstherCome vivere a San Pietro senza venire ignorante come l'amministazione ma come un popolo civile e buon educato -- Non ci sono i bidoni ni la raccolta dei rifiuti an San Pietro. Dove possiamo lasciare i nostri rifiuti se non le vogliamo buttare nella natura o nel mare nostro bellissimo. I rifiuti tra per tutto, il vento e i cani che disastro in questo piccolo paradiso, dove c’è tanta gente senza lavoro.
lorenzo
lun 17 settembre 2018 05:59 rispondi a lorenzoOltre all'amministrazione ci aggiungerei la cultura incivile radicata di alcuni manduriani. Basta girare e si vede di tutto a provarlo.
Enzo carbotti
dom 16 settembre 2018 10:57 rispondi a Enzo carbottiÈ una vergogna, san Pietro in bavagna è lasciata in totale abbandono da parte dell'amministrazione, e i commissari dove sono? Si dovrebbe tornare al metodo dei consoli romani, che venivano pagati dopo un anno in base all'impegno profuso nella cura della città.....
FDB
dom 16 settembre 2018 02:21 rispondi a FDBSi "un male non nuovo" …….. e che conferma la innata idiosincrasia ( Avversione, Insofferenza) dei politici, dei cittadini e dei commercianti che chiudono bottega, al cambiamento in questo territorio.