"Nonostante lo stress non indifferente, ho continuato a tenere alto il nome della chirurgia di Manduria e della Asl". A parlare così è Claudio Lorenzo Fracasso che ieri ha ricevuto la notizia che attendeva da anni. La Corte d’appello di Taranto ha assolto, perché il fatto non sussiste, il primario della chirurgia dell’ospedale di Manduria, Claudio Fracasso, l’ex direttore generale della Asl, Angelo Domenico Colasanto e l’ex direttore sanitario della Asl di Taranto, Fabrizio Scattaglia. In primo grado erano stati condannati con l’accusa di aver truccato il concorso vinto da Fracasso a danno del chirurgo Roberto Massafra, ex sindaco di Manduria, il quale aveva presentato l’esposto che aveva fatto partire le indagini e il processo.
Il tribunale di Taranto aveva condannato Fracasso a due anni di reclusione con la pena sospesa e l’interdizione dai pubblici uffici. Ad un anno e mezzo l’ex direttore generale Colasanto e ad un anno l’allora direttore sanitario Scattaglia. L’inchiesta era partita dalla denuncia presentata dall’ex sindaco di Manduria, Roberto Massafra, parte civile nel procedimento. Massafra che all’epoca del concorso svolgeva le funzioni di primario facente funzioni, aveva sempre sostenuto l’inattendibilità dei titoli presentati dall’altro concorrente. Quel primariato perduto che evidentemente Massafra vedeva già suo, aprì la stagione degli abbandoni e delle ripicche per il chirurgo sconfitto che non potendo indossare la casacca di primario cambiò anche quella di uomo di sinistra (appoggiando la candidatura del sindaco di centrodestra Paolo Tommasino) ed anche l’agenda degli amici che, secondo lui, avrebbero dovuto sostenere le sue aspirazioni.
L’assoluzione, intanto, fa tornare il sorriso al primario Fracasso che dopo tanti anni di silenzi sente la necessità di parlare. «Nonostante tutte le accuse – dice – ho continuato a lavorare e a mettercela tutta per tenere alto il livello qualitativo e il buon nome della chirurgia di Manduria e della Asl. Tutto questo – aggiunge Fracasso – nonostante il peso non indifferente dello stress psicologico che la vicenda mi ha portato. Ora che è finito tutto – conclude il primario – continuerò con più serenità a compiere il mio dovere come ho sempre fatto».
Nazareno Dinoi
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