Lo scandalo sollevato in tutta Italia dall’esposizione in una caserma dei carabinieri di Firenze di una bandiera della Germania imperiale che il secondo Reich utilizzava come proprio stendardo, non è stato condiviso dagli amministratori del comune di Avetrana protagonisti di un’altra provocazione: la pubblicazione della stessa bandiera sul profilo personale del vicesindaco, Alessandro Scarciglia, accompagnata da un post che ha dato voce ad un esercito di nostalgici del Ventennio. Il numero due della giunta di Avetrana, notoriamente di centrodestra, ha così aperto il dibattito: «se i comunisti avessero frequentato le università invece di occuparle – scrive sotto la bandiera - sparerebbero meno caz…te e forse riuscirebbero a distinguere una bandiera nazista da una bandiera prussiana!». Chiudendo poi il post con il celebre insulto sdoganato da Sgarbi, «capre, capre, capre» e gli hashtag alle parole «comunistaignorante, PDioti, centomilionidimortinelmondo».
L’uscita del vicesindaco è piaciuta a molti suoi amici della pagina che l’hanno condivisa con commenti inneggianti al Duce e ricordando i «crimini» dei comunisti, dei partigiani, le Foibe e così via. Ci è andato molto pesante un altro esponente di giunta, l’ex sindaco di Avetrana e attuale assessore, Mario De Marco che non ha saputo trattenersi, prendendosela non con il carabiniere che ha steso la bandiera, ma con chi ha denunciato l’atto. «Il problema – scrive l’assessore -, è quel rinco…. che ha fatto la foto, qualche residuo bellico postcomunista intellettuale radical chic del c..... ». L’avvocato De Marco improvvisa così la difesa del militare di Firenze. «Io sono nato nel 1967 – scrive sempre su Facebook - e di fascismo ne ho sentito parlare solo nei libri di storia, ora immaginate quel carabiniere che senza alcun processo sulle sue reali intenzioni e coinvolgimento viene tirato in ballo e portato alle cronache nazionali ed anche punito». Infine conclude l’arringa con una frase che lascia spazio a emozioni forti e ad interpretazioni poco felici: «è un paese strano questo... meriterebbe di essere aggredito legittimamente con un estintore».
Tocca al numero due della giunta retta dal sindaco Antonio Minò (che non partecipa al dibattito), ribadire e rafforzare il concetto espresso con la pubblicazione della «bandiera prussiana». «Tutto sto casino - aggiunge Scarciglia - per una bandiera appesa in una camera da un carabiniere, che se quel giorno non avesse aperto quella finestra forse staremmo a discutere di cose più serie. Magari è appesa lì da anni, e magari quel carabiniere è anche uno in gamba nel proprio servizio; l’importante – conclude il vicesindaco -, è che il proprio servizio venga svolto nei migliori dei modi e rispettando la Costituzione». Come sempre più colorito l’intervento finale dell’altro assessore.«Ho avuto il piacere e dispiacere di laurearmi a Modena – scrive De Marco - e i comunisti li ho conosciuti, ecco perché li evito. Non sono idioti ma figli di.....».
N.D.
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3 commenti
Cosimo Moccia
mar 5 dicembre 2017 06:25 rispondi a Cosimo MocciaPer me non era uno sfregio nazionale ed all'Arma. Il Carabiniere comunque non ha esposto un bel niente qualsiasi cosa abbia offeso non era rivolta sl pubblico! Personalmente la bandiera e' esteticamente molto bella.
claudio71
mar 5 dicembre 2017 11:46 rispondi a claudio71Una classe politica con i fiocchi quella di Avetrana
Claudio guerriero
mar 5 dicembre 2017 11:42 rispondi a Claudio guerrieroSentire parlare