Scrivo per denunciare il grave comportamento degli Uffici del comune di Manduria, che negano qualsiasi possibilità di comunicazione con l'utenza.
Da almeno un mese il sottoscritto, che vive in Toscana, e quindi è impossibilitato a recarsi di persona presso il Comune di Manduria, tenta con ogni mezzo di comunicazione di ottenere informazioni o quantomeno un appuntamento con il settore Urbanistica, anche nelle ore che sarebbero di ricevimento telefonico. Ogni recapito, a cominciare da quello del responsabile del settore, Ing. Pastore, è irraggiungibile e puntualmente parte il risponditore vocale per lasciare un messaggio (che puntualmente ho lasciato senza che sia mai stato richiamato). La cosa curiosa è che vigili urbani, la segretaria del sindaco e il signor Ferretti (gli unici in tutto il comune che abbiano avuto la buona educazione di rispondere) mi hanno dato i numeri di telefono dei responsabili ma, sebbene mi confermassero che fossero in servizio, non hanno mai risposto.
Inutile parlare delle email alla quali non solo non risponde nessuno ma, nel caso dell'Ing. Pastore, è totalmente piena di messaggi e quindi la mia email è stata respinta.
E' veramente indecente che si debba gestire in questo modo il rapporto con l'utenza. Io ho rispetto per il lavoro di chiunque ma non è corretto trattare l'utenza in questo modo, soprattutto quando l'utente non ha la possibilità di recarsi fisicamente sul posto come nel mio caso.
Detto questo e precisato che il testo di questa email sarà inviato contestualmente al Signor Prefetto della provincia di Taranto e agli organi di stampa locali, passo a sottoporre alla vostra attenzione la mia esigenza, nella speranza che si dia seguito a quanto richiedo:
"Scrivo in nome e per conto di Alessandra Graziana Lenti (mia moglie), erede di Vincenzo Lenti, nato a Manduria il 12 settembre 1917 e deceduto in Lucca il 23 febbraio 2003, in riferimento ad una vecchia pratica di sanatoria la cui istanza era stata depositata presso i Vostri uffici presumibilmente nel 2011 (ultimo documento: nulla osta della Capitaneria di Porto di Taranto con prot. in ingresso nr. 0021674 del 23/09/2011), avente in oggetto immobile sito in Via Lago di Bolsena in località San Pietro in Bevagna. Purtroppo non possediamo nessun altro riferimento della pratica di sanatoria.
Il tecnico ad essersene occupato fu l’arch. Pietro Scialpi, con il quale non conserviamo più alcun rapporto.
Chiedo di sapere qual è lo stato dell’arte della domanda di sanatoria in oggetto e quali sono nel dettaglio gli ulteriori passaggi burocratici eventualmente necessari per il suo completamento.
Considerata la necessità di procedere con estrema urgenza all’alienazione dell’immobile in questione, chiedo la cortesia di ottenere con sollecitudine un riscontro."
Cordiali saluti, dottor Maurizio Patisso
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3 commenti
Realtà
ven 4 novembre 2022 02:15 rispondi a RealtàInvii una pec all attenzione del Segretario Comunale!!
giorgio sardelli
gio 3 novembre 2022 02:37 rispondi a giorgio sardelliprova a contattare un tecnico esterno ingegnere o geometra o anche architetto la sapranno consigliare per il meglio
Lorenzo
gio 3 novembre 2022 11:35 rispondi a LorenzoL' andazzo, i tempi di risposta, l'inefficienza e la certezza del posto sicuro a prescindere dai risultati scarsi, vengono dati dalla mentalità borbonica dura a morire e dalla politica adagiata alla routine decadente. Girando Manduria, la Marina ed Uggiano e verificando la discesa del numero di abitanti, si evince il male di questa terra: il menefreghismo nei confronti della civiltà nonostante la tecnologia e l' anno domini 2022. Opinioni