È stato fissato per l’8 giugno alle ore 9 (sempre di mattina nonostante le richieste accorate della minoranza che denuncia spreco di denaro pubblico derivato dai rimborsi ai datori di lavori dei consiglieri dipendenti), il prossimo consiglio comunale di Manduria. All’ordine del giorno la definitiva ratifica della variante urbanistica e dello schema di cessione gratuita all’Acquedotto pugliese dei 60mila metri quadrati di terreno, in contrada Masseria Marina a San Pietro in Bevagna, per la realizzazione delle trincee drenanti del depuratore di Urmo-Specchiarica.
In quella occasione si discuteranno le osservazioni presentate dai gruppi di minoranza che evidenzierebbero delle illegittimità urbanistiche e progettuali dei piani di Aqp.
I consiglieri di minoranza faranno di tutto, in quella occasione, per frenare la corsa a quello che viene definito come un possibile disastro ambientale. Parallelamente all’impegno politico dei consiglieri, all’esterno si dovrebbe organizzare una seconda manifestazione di protesta pacifica ma rumorosa anche questo con la speranza che qualcosa cambi.
La proposta di un coinvolgimento della popolazione all’esterno del municipio mentre all’interno si svolgeranno i lavori, è stata lanciata in occasione della tavola rotonda sul depuratore che si p tenuta domenica sera nel Circolo cittadino di Manduria. Nella stessa occasione si è ipotizzato anche un ricorso alla giustizia amministrativa.
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1 commento
Egidio Pertoso
mar 31 maggio 2022 07:55 rispondi a Egidio PertosoChe improvvisazione! Si procede a tantoni. Stranamente coloro che dicono di voler salvaguardare il territorio e l'ambiente, son paladini solo quando si tratta di opere pubbliche. Qualche domanda e dubbio ci viene. Constatiamo quotidianamente come il nostro territorio è usato ed abusato da noi privati abitanti. Distruggiamo, per ignoranza innata, sconvolgendo quel territorio che un tempo era costituito da paludi,boschi,pezza, macchia e dune incontaminate di cui non è rimasta manco memoria. Nessuno chiede una programmazione per l'uso controllato del territorio e mettere ordine agli usi ed abusi fatti. Fare dei piani per usarlo al meglio, anche per lo sviluppo. Tutelare l'ambiente;per vivere e sopravvivere.Si puo' decidere, anche, di distruggere tutto ma, quantomeno, con un piano condiviso ed accettato ( siamo in democrazia), come hanno fatto gli oligarchi russi per l'Ucraina.