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Sabrina Misseri rovinata dai genitori
Sabrina Misseri rovinata dai genitori | © n.c.AVETRANA - Un’inedita figura di Sabrina come vittima «di sollecitazioni negative» dipese dalla profonda crisi di coppia dei suoi genitori, viene fuori dalle oltre 1600 pagine di motivazioni della sentenza che la condanna all’ergastolo assieme alla madre Cosima Serrano per l’uccisione di Sarah Scazzi. La spietata assassina, capace, per gelosia, di strangolare la cugina quindicenne che minacciava la sua storia d’amore con Ivano Russo, sarebbe stata a sua volta vittima delle circostanze. «Le risultanze processuali – scrive la Corte d’assise presieduta dalla giudice Rina Trunfio -, hanno effettivamente evidenziato che all’interno della famiglia Misseri si agitavano da tempo forti tensioni tra i coniugi Serrano-Misseri». Questa condizione di forte sofferenza e pressione emotiva e la lontananza della sorella Valentina che viveva a Roma, avrebbero portato Sabrina Misseri a legarsi ancora di più all’amico del cuore del quale era morbosamente gelosa. «Con le confidenze rese ad Ivano Russo sugli aspetti più intimi del tormentato legame coniugale tra i suoi genitori – sostiene la Corte che la condanna -, Sabrina Misseri riusciva a trovare sfogo e conforto. A causa dell’intervenuta rottura dei rapporto con il giovane, veniva dunque meno, per la Misseri, l’unica scappatoia, l’unico rifugio del cuore e della mente, in un periodo in cui la stessa aveva pensato finanche al suicidio pur di sfuggire alle laceranti conflittualità familiari». Tale importante rottura, scrivono ancora i giudici, «non poteva restare priva di effetti e di sanzione nei confronti di colei che ne era stata causa (sua cugina Sarah), la quale, invece di schierarsi dalla sua parte, si era posta come antagonista». Ed ecco che il coacervo di tensioni gravanti su Sabrina, già fortemente segnata dal deleterio rapporto dei genitori, l’umiliazione per gli insultanti epiteti materni («Mia madre – scriverà in un messaggio a Ivano -, non si rende conto che stuzzica troppo, perché tu hai mai sentito a una madre chiamare la figlia, zoccola, puttana»), la rabbia per la rottura dell’amicizia particolare con il giovane amico, sarebbero stati «elementi di per sé sufficienti - insiste la Corte - a giustificare il corto circuito emotivo che l’avrebbe portata all’omicidio».
Nazareno Dinoi
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5 commenti
Marcello
sab 15 marzo 2014 08:03 rispondi a Marcelloattila ma sai quanta gente dovrebbe farlo per quanto offende indirettamente Sarah, non avendo un cuore e non avendo capito quanto si volevano bene?? a cominciare da te ovviamente :)
attila
ven 14 marzo 2014 09:48 rispondi a attila@Marcello: IMPICCATI!
Marcello
ven 14 marzo 2014 04:32 rispondi a MarcelloTonino Roberto, anche se andrei, NON FAREI ALTRO CHE CONFERMARE QUANTO DICE MICHELE L' ASSASSINO, perch quella eh! Il problema che non la si vuol accettare, ma la verit nella prima confessione la sera del 06/10/'10 LA SERA DEL SUO ARRESTO, e giustizia era fatta.
Tonino Roberto
ven 14 marzo 2014 10:48 rispondi a Tonino Roberto@Marcello: Marcello, vuoi essere ascoltato dai giudici come persona informata sui fatti? E' un tuo dovere da civile cittadino collaborare con la giustizia per far trionfare la verit.
Marcello
ven 14 marzo 2014 08:10 rispondi a MarcelloVergogna a scrivere questa cosa, MICHELE (l' assassino di Sarah) e Cosima, sono stati due genitori assolutamente esemplari, PRIMA DI SCRIVERE E DI IMBOCCARE LA GENTE, SI PREGA DI INFORMARSI MEGLIO! Sabrina stata rovinata DA ALTRI!!!! DA ALTRI!!!!NON DA LORO!