Come tutti sapete, da qualche giorno sono cominciati i (tanto discussi) Mondiali di Calcio in Qatar. Di cui si parla molto per la grave e assoluta mancanza di rispetto dei diritti umani in quel paese, piuttosto che del calcio giocato. Giustamente. In tal senso, volevo un attimo soffermarmi sulla protesta messa in campo dalla Germania, poco prima della sua gara d’esordio. Protesta assolutamente condivisibile, almeno da parte mia.
Sarebbe strano il contrario. Credo che minacciare delle sanzioni per il solo fatto di schierarsi e prendere posizione in merito a determinate tematiche che sono molto importanti (soprattutto alla luce di tutto quello che accade nel mondo) sia un atteggiamento inqualificabile. Non va dimenticato, che una delle prerogative principali dello sport (in ogni sua disciplina) è quella di unire e non di punire.
Qualcuno dovrebbe spiegarlo ai vertici mondiali che hanno potere decisionale. Ma sembra che avere il coraggio di affermare le proprie idee anche attraverso dei gesti plateali come appunto lo è tapparsi la bocca, non sia una cosa sana. E che si debba necessariamente chinare la testa in ubbidiente osservanza di regole assurde. Non è questo che lo sport insegna e non è così che lo si ama. Mentre Tutto Scorre… mi domando: non è forse che Gianni Infantino ha una Fifa arcobaleno?
One Love! Claudio Rimoli
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