
Prende piede negli ambienti del vino Primitivo la notizia dell’esclusione dell’imprenditore manduriano, Gregori Perrucci, dalle candidature per il prossimo rinnovo del. consiglio d’amministrazione del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria che si terranno nell’autunno prossimo. Il comitato elettorale dell’ente consortile, ha respinto la sua domanda ritenendola carente dei requisiti richiesti dal regolamento. Abbiamo raggiunto telefonicamente l’imprenditore Perrucci, attualmente a Berlino per lavoro, per chiedere un commento a caldo su questa sua esclusione.
Come giudica questo rifiuto?
«Come una vergognosa epurazione eseguita freddamente da un comitato elettorale e un Cda che per farmi fuori si sono a fondo impegnati per inventarsi delle prescrizioni non previste nello Statuto. Non sono stato escluso a norma di Statuto, bensì in forza di una pretestuosa, riduttiva e comoda interpretazione dello stesso».
Crede che questa decisione posa essere legata alla sua posizione critica nei confronti della proposta della Docg unica del Consorzio?
«Mi pare evidente! Ci sono precisi elementi che lo dimostrano e altri che sto ancora raccogliendo ai fini di una concreta risposta».
Ce ne può anticipare qualcuno?
«Beh, uno è sotto gli occhi di tutti. Qualche settimana fa il Consorzio di Tutela, in coda ad una mia intervista alla testata nazionale “Cronache di Gusto”, pubblicava sui social a proprio nome uno spregevole commento che “bollava” come “propaganda per la campagna elettorale” la mia critica alla proposta Docg. Un fatto gravissimo di cui ho chiesto conto al Cda al fine di individuare il responsabile, ma per il quale non ho avuto alcuna risposta».
Intende dire che il Cda c’entra qualcosa con questa sua estromissione dai giochi?
«No comment. Andatevi a vedere l’intervista di Annalucia Galeone di cui parlavo prima, aggiungete la reticenza del Cda, il fatto che tutti i consiglieri uscenti si sono ricandidati e traete da soli le conclusioni».
Ma tornando all’esclusione della sua candidatura, presenterà ricorso?
«E’ presto per dirlo. Quando avrò tutti gli elementi valuterò il da farsi, non prima di aver consultato il nostro Comitato di salvaguardia del Primitivo di Manduria. L’esclusione è personale, ma come le ho detto, leggendo attentamente lo Statuto ho rilevato delle gravissime inadempienze e omissioni del Cda che meritano approfondimenti, non ultima quella dei commenti diffamatori che sono stati pubblicati dal Consorzio di Tutela. Questa vicenda ha aperto una serie di questioni che incidono sull’operato complessivo di questo Consiglio di amministrazione e sul futuro stesso del Consorzio. Desidero sentire tutta la base di viticultori e aziende che ormai abbiamo messo assieme nel nostro Comitato a proposito della Docg. Le decisioni le prenderemo collegialmente».
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1 commento
Roberta Sfilate
ven 2 agosto 2024 03:04 rispondi a Roberta SfilateQueste sono barzellette, ma anche alle barzellette più presunte vere si risponde con i fatti: che vada dalla sua amante Fiorella va, quella del altro consorzio, ha pure il suo stesso cognome.