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MANDURIA - Il dirigente del settore urbanistica del comune di Manduria ha firmato un’ordinanza che obbliga i proprietari di un’ala del palazzone Pasanisi a metterlo in sicurezza e a consolidarlo «per scongiurare qualsiasi pericolo di crollo». Nell’atto si legge inoltre che l’antico edificio situato in via XX Settembre angolo Piazza Vittorio Emanuele (Villa Comunale) necessita di « interventi urgenti ed indifferibili per scongiurare qualsiasi pericolo di crollo e per garantire la pubblica e privata incolumità». Un rischio concreto, dunque, che affranca però il comune dal prendere le dovute precauzioni, transennando magari la zona sottostante, per un motivo che viene così spiegato: «non vi era la necessità di transennare poiché, in caso di caduta di conci di tufo calcareo - si legge nell’ordinanza -, si sarebbe dovuta chiudere la sede stradale in corrispondenza della Villa Comunale, fulcro della viabilità della città, creando notevoli disagi al traffico veicolare, per una lesione presente da decenni».
Ancora più impellente e seria l’altra intimazione contenuta più avanti dove si legge che «rilevato che tale situazione di pericolo statico dell’immobile, ove persistente, comporterebbe tra l’altro il venir meno delle condizioni di agibilità dello stesso, in quanto inidoneo ad ospitare persone, imponendo l’adozione di eventuale ordinanza di sgombero».
In considerazione di questo, il comune ordina ai proprietari del palazzo di «effettuare tutti gli interventi di messa in sicurezza dell’immobile … entro giorni 5 dalla notifica dell’atto, con rimozione delle parti ammalorate ed in procinto di staccarsi dal fabbricato». E di «effettuare i lavori di ripristino e consolidamento statico della parte danneggiata ed interessata adottando tutti gli accorgimenti atti ad evitare pericolo per la pubblica e privata incolumità, nonché lo smaltimento del materiale derivante dalla demolizione». In caso di mancata osservanza, i lavori saranno eseguiti dal Comune con le spese a carico dei proprietari.
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