Martedì, 26 luglio. Come sapete, la mia rubrica è anche un contenitore di pensieri personali, che possono offrire degli spunti di riflessione, per chi è in grado di coglierli. L’estate non è mai un periodo esaltante, per quanto mi riguarda. Chi mi legge, potrebbe benissimo pensare: e a noi, cosa c’è ne frega? Giustamente, direi.
Pochi giorni fa, in un post sul mio profilo Facebook, ho scritto: comunque… Mentre Tutto Scorre, è davvero molto difficile non avvertire quella sensazione di sentirsi un pochino solo! Quando pubblico qualcosa lì sopra (sui social, intendo) non lo faccio per pietà. Ma semplicemente perché sono abituato a fotografare quella che è la realtà delle cose. Che sento e che vivo, su me stesso. Mi rendo conto, che magari per alcuni i miei possono sembrare pensieri scomodi, ma purtroppo per mio carattere non riesco a nascondere questa mia grande sofferenza che provo nel sentirmi ignorato e snobbato. E lasciatemelo dire, non è affatto un bel trattamento.
Soprattutto, quando tenti costantemente di intavolare una conversazione di qualsiasi tipo. Non c’è mai alcun interesse a rispondere. Sfido chiunque a poter affermare il contrario, non avendo più dimostrazioni diverse in altro senso da ormai due anni e mezzo. Va bene (si fa per dire) non vedersi di persona (che resta sempre una scelta fatta da altri) e non è certo mia (sia ben chiaro) La accetto con estrema fatica. Ma quantomeno, vogliamo mantenere un minimo di contatto tramite i canali social, oppure questi strumenti tecnologici vengono utilizzati soltanto allo scopo di spiare i fatti degli altri?
L’inclusione passa anche attraverso queste “piccole attenzioni” che possono assumere un’importanza gigantesca. Altrimenti, diventa esclusione. E noi siamo già esclusi da tutto. Mentre Tutto Scorre… non ho più intenzione di mettere a tacere quelle che sono le mie sensazioni, le mie emozioni. Ho un vero e proprio terremoto dentro di me che deve venir fuori e per fortuna ho una rubrica a mia disposizione per poterlo fare e intendo sfruttarla al massimo. Continuando a raccontare la mia dura realtà, ma senza smettere mai di essere me stesso. Nel bene e nel male, perché io non indosso maschere di alcun tipo.
Claudio Rimoli
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