Manduriambiente Spa va avanti coni i suoi piani e per niente intimidita dalle tiepide opposizioni del comune presenta alla Sezione autorizzazioni ambientali della Regione Puglia le revisioni al progetto di ampliamento della discarica in risposta alle osservazioni opposte dall’Arpa Puglia. Gli diventeranno materia di studio da parte dei tecnici del competente dipartimento ionico dell’agenzia regionale per l’ambiente. Toccherà poi agli uffici regionali fissare una nuova data per la conferenza di servizio che dovrà approvare o respingere con ulteriori osservazioni i piani della Manduriambiente.
La richiesta prevede l’aumento della capienza della discarica, praticamente esaurita, per ulteriori 400mila metri cubi di spazzatura. Questi si aggiungerebbero al milione di metri cubi già abbancati su una superfice di 110 mila metri quadrati a circa cinque chilometri dal centro abitato e a poche centinaia di metri dal quartiere periferico discretamente abitato, «Cittu Cittu».
Se dovesse passare la richiesta della società, l’impatto visivo della massa di rifiuti sarebbe un enorme parallelepipedo lungo 200 metri, profondo 500 metri e alto 15 metri dal piano di strada. L’ampliamento delle volumetrie che si intende realizzare, consentirebbe una ulteriore disponibilità volumetrica che allungherebbe la «vita utile» e quindi gli utili il business per la società, fino al 2037.
L'Arpa Puglia ha evidenziato sei punti critici del progetto. Il più importante riguarda i cosiddetti «effetti cumulativi». L’agenzia per l’ambiente si riferisce ad altri due impianti simili che si trovano nella stessa area, uno praticamente confinante, l’altro a 200 metri di distanza. Il primo è un grosso impianto privato di compostaggio, il secondo è una vecchia discarica di rifiuti solidi urbani, dismessa ma mai bonificata. «Gli impatti considerati non significativi, se valutati singolarmente - segnala l'Arpa -, possono diventare significativi se combinati con altri impatti».
Nazareno Dinoi
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6 commenti
Massimo De Santis
mer 1 febbraio 2023 07:49 rispondi a Massimo De SantisIn verità, la discarica in questione, dista dalla circumvallazione di Manduria, appena due chilometri ( 2 km di strada curvilinea ); circa un chilometro e mezzo ( 1.5 km ) in linea retta. Dunque, sostanzialmente, si discute se " Pochi Privilegiati ", possano proseguire indisturbati, nella " nobile opera " di tumulare vive 30.000 persone.
Massimo De Santis
mer 1 febbraio 2023 07:47 rispondi a Massimo De SantisIn verità, la discarica in questione, dista dalla circumvallazione di Manduria, appena due chilometri ( 2 km di strada curvilinea ); circa un chilometro e mezzo ( 1.5 km ) in linea retta. Dunque, sostanzialmente, si discute se " Pochi Privilegiati ", possano proseguire indisturbati, nella " nobile opera " di tumulare vive 30.000 persone.
Pietro
mer 1 febbraio 2023 07:22 rispondi a PietroSperiamo che il Comune questa volta non si faccia mettere i piedi sopra e si batta contro Manduria Ambiente che pensa solo a fare soldi, non certo alla salute di noi manduriani. Abbiamo già dato. Scegliete qualche altro Comune!
Giancarlo
mer 1 febbraio 2023 08:11 rispondi a GiancarloForse le complicità sono da ricercarsi anche in un ambientalismo di facciata, che si oppone ad un regolarissimo depuratore con scarico a mare ad 1 km (portando poi vari arrampicatori a far approvare delle malsane "trincee drenanti" aggiuntive e ono sostitutive), o che si preoccupa di eventuali ed improbabili farine di insetti che, se verranno mai, verranno tra decenni e non certo imposte, o prende di mira innocue antenne, o pale eoliche in campagna. Gente che tace del tutto dove circolano i soldi grossi, come la discarica.
Gregorio
mer 1 febbraio 2023 04:34 rispondi a GregorioSig.Giancarlo,purtroppo il pesce grande mangia il piccolo. Sarà questa l'Italia o è la mia opinione
Gregorio
mer 1 febbraio 2023 01:55 rispondi a GregorioCondivido