
Signor sindaco Pecoraro, le Sue parole, pronunciate nel corso della conferenza pubblica per la presentazione della nuova società sportiva “Asd Football Club Manduria”, trasmessa in diretta streaming sui nostri canali social, non possono passare sotto silenzio:
«Allontaniamo chi non ama Manduria e lo sport. Allontaniamolo, non lo facciamo parlare, non lo consideriamo», ha detto.
Questa frase, per chi ricopre la carica più alta della città, è inaccettabile. Non solo perché contraddice i principi costituzionali su cui si fonda la nostra democrazia (libertà di espressione, diritto al dissenso, rispetto delle opinioni), ma perché rappresenta un messaggio profondamente sbagliato, pericoloso, dannoso e veramente vergognoso, soprattutto per i più giovani che ascoltano e imparano da chi ha responsabilità pubbliche.
Lei ha il dovere, prima ancora che il diritto, di rappresentare tutti i cittadini di Manduria: non solo chi condivide le Sue passioni o applaude al Suo operato, ma anche chi è critico, chi ama la città in modo diverso, magari più silenzioso ma non meno autentico.
Allontanare, zittire, ignorare chi dissente è un atto autoritario, non un gesto di amore per la città.Le Sue parole, seppur forse pronunciate con leggerezza (non meno gravi se pronunciate da un sindaco distratto o che non comprende l’importanza delle stesse), sono il sintomo di una mentalità pericolosa: quella che identifica la cittadinanza con l’adesione incondizionata, e trasforma il dissenso in colpa.
Questa non è unità, è esclusione. Non è orgoglio civico, è conformismo. E un Sindaco non può e non deve mai cadere in questa trappola.Manduria non è una curva da stadio, è una comunità. Una comunità si guida con rispetto, non con slogan divisivi. Si rappresenta tutta, non a compartimenti stagni. Si ascolta, anche quando fa domande scomode.
Signor Sindaco, Le chiedo pubblicamente di riflettere e di chiarire il senso delle Sue parole, se davvero non intendeva alimentare un clima di intolleranza di chiedere scusa.
Perché da un rappresentante delle istituzioni ci si aspetta responsabilità, apertura, capacità di tenere insieme le differenze. Non parole che escludono, marchiano e mettono a tacere. Questo è fascismo, dittatura.Chi era al tavolo con lei e tutti i consiglieri comunali, anche loro dovrebbero prendere le distanze dalle sue vergognose parole.
Nazareno Dinoi (Ecco il video qui sotto)
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3 commenti
Mm
oggi, sab 19 luglio 08:29 rispondi a MmSe confermata dichiarazione un tantino fascista il tappare la bocca, ignorare, escludere. Mi auguro che il vostro sindaco si spieghi meglio
Antonio Ruggero
oggi, sab 19 luglio 07:51 rispondi a Antonio RuggeroCompatitelo! ......è inutile fare lettere aperte, non risponderà mai! ....
cittadino
oggi, sab 19 luglio 07:32 rispondi a cittadinoGaetano non ha MAI chiesto scusa e nemmai lo farà. In spregio di ogni elementare regola di educazione e rispetto, in particolare verso i cittadini e verso la stessa Manduria intera. Del resto da uno che non conosce il significato della parola VERGOGNA non è che ci si può aspettare qualcosa di meritevole come le "scuse".