
La riabilitazione psichiatrica di soggetti che hanno commesso reati divide la politica avetranese. Da una parte la maggioranza di centrodestra che ha dato il via libera alla nascita in paese di una comunità riabilitativa assistenziale psichiatrica (Crap), che sarà gestita dalla società «Levante» di Taurisano, dall’altra l’opposizione di centrosinistra che non vede di buon occhio l’insediamento. I consiglieri di minoranza firmatari di una lettera che è stata indirizzata agli uffici preposti della Regione Puglia, Asl, e al sindaco di Avetrana, contestano le procedure del progetto definito «alquanto tortuoso, poco chiaro e scarsamente convincente».
In otto punti, i consiglieri firmatari del documento, Lucia Vacca, Rosaria Petracca, Luigi Conte e Emanuele Micelli, illustrano presunte irregolarità nell’iter autorizzativo e nel contempo sollevano principi di inopportunità anche sotto l’aspetto della sicurezza sociale che la presenza di soggetti con tali problematiche psichiatriche potrebbe mettere a rischio. I politici di opposizione chiedono pertanto agli organi in indirizzo di verificare la correttezza delle procedure di natura edilizia, dal cambio di destinazione d’uso alla variante al piano regolatore frutto di una dubbia attestazione di pubblico interesse dell’opera; chiedono inoltre se sia stata considerata l’opportunità di realizzare il centro in una parte diversa del paese. Proprio per questo gli autori della denuncia chiedono a chi ha rilasciato le autorizzazioni se sono a conoscenza del fatto che l’immobile che ospiterà il Crap sia «attaccato alla Parrocchia Sacro Cuore e comunicante con essa, a 100 metri dalla scuola Media, a 200 metri dalla scuola Elementare e a ben 11 chilometri dal primo pronto soccorso ospedaliero».
L’amministrazione comunale di Avetrana, da parte sua, si è già espressa in merito assicurando sia la regolarità di tutto l’iter autorizzativo sia la non pericolosità dei pazienti che saranno ospitanti nel centro riabilitativo. Per tale scopo la scorsa settimana l’ente civico ha organizzato un convegno pubblico dove esperti del settore (lo psichiatra Cosimo Lanzo e il dirigente dei servizi sociali “dell’ambito 7”, Raffaele Salamino), hanno scongiurato ogni genere di rischio per la popolazione.
Le Crap che la Regione Puglia ha approvato nel 2014, sono delle strutture con copertura assistenziale per 24 ore giornaliere che accolgono persone con disturbi mentali assoggettate a misure di sicurezza non detentive, che necessitano di interventi terapeutici ad alta intensità riabilitativa di lungo periodo a causa della persistenza di condizioni psicopatologiche gravi e con valutazione di rischio alto o moderato di comportamenti violenti. Queste comunità, con dieci ospiti, prevedono un organico composto da un dirigente medico psichiatra, 4 collaboratori professionali sanitari o tecnici di riabilitazione psichiatrica, 5 infermieri a tempo pieno, 5 operatori socio sanitari a tempo pieno con specifica formazione sull’accoglienza.
Nazareno Dinoi
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