Lunedì, 5 Giugno 2023

Attualità

La studentessa messapica scelta dal fotografo romano Pietro Sacchini

La manduriana Serena Passaseo è la nuova Monica Bellucci nella mostra dedicata al maestro Morricone

Lo scatto di Serena Passaseo Lo scatto di Serena Passaseo

La straordinaria somiglianza con Malèna, il personaggio filmico interpretato da Monica Bellucci, le ha permesso ad una manduriana di posare per un importante fotografo romano e di presenziare, seppur attraverso uno scatto, tra le trentacinque opere prescelte per la mostra in tributo a Ennio Morricone ospitata nella capitale nella Galleria Il Leone.

Per l’esposizione “Non servono parole”, inaugurata il 25 novembre a Roma e dedicata al genio della musica, decine di artisti hanno fatto rivivere le composizioni di Morricone attraverso diversi contributi artistici: fotografie, quadri, sculture, installazioni e illustrazioni. Tra queste anche lo scatto che omaggia Malèna, colonna sonora del maestro e film di Giuseppe Tornatore, rappresentata, appunto, da una bellezza tutta manduriana.

Lei si chiama Serena Passaseo, ha 21 anni, è una studentessa universitaria e mai si sarebbe aspettata di essere tra le muse ispiratrici di Pietro Sacchini, fotografo romano che ha rivisto nella sua figura la stessa pura sensualità di Malèna, una vedova di guerra interpretata da Monica Bellucci. Per ricordare il personaggio, l’artista Sacchini ha fatto indossare alla manduriana un lungo e morbido vestito mentre la ritrae scalza e con i capelli al vento aggrappata a una porta estratta da un vecchio muro. Malèna è una donna mediterranea bellissima, dai capelli neri e di cui tutti si innamorano e Morricone nel 2000 le dedica una composizione che ne restituisce tutta la sensualità mediterranea. Componimento magistrale, uno dei più di cinquecento realizzati nella lunga carriera del direttore d’orchestra.

 

Lo scatto-omaggio che ritrae la giovane Serena Passaseo è stato selezionato da una commissione e scelto dall’ideatore e curatore della mostra romana, Gina Affinito. E’ visitabile dall’altro ieri nella Galleria Il Leone in Via Aleardo, 12, di Roma, sino al primo dicembre.

Marzia Baldari


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