Claudio Rimoli
© La Voce di Manduria
Ieri, per la prima volta da quando ho la facoltà di votare, non mi sono recato alle urne. E non ne sono affatto pentito, aggiungerei. La politica sia essa locale che nazionale, è lontana anni luce da quelli che sono i reali bisogni della gente.
Quella normale, soprattutto. Sia ben chiaro, io non lancio invettive contro nessuno, ma pongo soltanto delle riflessioni (a chi è in grado di coglierle) in base alla mia esperienza di vita e stando seduto su una sedia come la mia (che è la più scomoda che esista) credo di potermelo permettere.
La mia astensione non è una forma di protesta, ma è un segnale molto forte, perché significa che l’intera classe politica deve lavorare e impegnarsi moltissimo per riavvicinarsi a chi ha perso la fiducia in loro. In questi anni attraverso la scrittura ho fatto politica anch’io, a modo mio, lottando contro il sistema soprattutto quando mi fu tolta la terapia domiciliare dopo l’intervento alle gambe. In quella occasione, ebbi il coraggio di lamentarmi e ottenni un risultato, dopodichè mi fu tolta nuovamente ed io giurai a me stesso che non avrei chiesto mai più nulla a nessuno, da quel punto di vista. Perché… ad un certo punto, non si ha più la forza di lottare e di lamentarsi ma ti resta soltanto quella necessaria per continuare ad andare avanti, giorno dopo giorno. Il resto, sono soltanto chiacchiere.
Ed io, comincio ad avere un’età, dove non ho più tempo di dare ascolto alle chiacchiere. Dietro le porte, dove si suona alla ricerca di voti elettorali, ci sono storie, vite, dolori e sofferenze quotidiane che andrebbero conosciute e rispettate. Sempre. Anche quando non è periodo elettorale. Mentre Tutto Scorre… non giudicate chi ha deciso di astenersi, ma ponetevi delle domande sul perché lo ha fatto rinunciando così ad esprimere il proprio diritto di voto. Riflettere su questo, sarebbe già un grande passo in avanti.
Claudio Rimoli
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1 commento
Pietro Sicara
lun 13 giugno 2022 06:13 rispondi a Pietro SicaraPur comprendendo le sue motivazioni, e mi creda, tante volte ho pensato di comportarmi allo stesso modo, non sono d'accordo sul suo non voto.....penso a chi ha lottato per darci questo diritto, magari ha pagato con la vita....le istituzioni e la politica si combattono sempre con le armi del proporre, non del decidere di non proporre....anche se il suo voto, come forse il mio o quello di tanti altri, non ha prodotto risultati alcuni, quantomeno dice a questi signori che comunque lei ha deciso, ha partecipato....non votando ha comunicato anche a se stesso di non partecipare e allora, se si decide di non partecipare, non si potrà chiedere, perché si è presa quella che secondo me è una strada con vicolo cieco. Con rispetto....