Mercoledì, 14 Maggio 2025

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Essere animalisti nella giusta misura

Essere animalisti nella giusta misura Essere animalisti nella giusta misura | © n.c.

«Come mai stai condividendo foto di cani, di frasi contro i petardi, per caso sei diventata animalista?». Anzitutto non credo sarebbe un crimine, comunque, per correttezza nei confronti di chi mette anima e cuore nel condurre delle battaglie per migliorare il mondo intorno a se, non oso spacciarmi per ciò che non sono.

Credo però che non serva essere animalisti per avere la sensibilità di essere contro alle violenze, alle torture e agli sfruttamenti degli animali. Spesso la nostra indifferenza e insensibilità ci rendono inumani. Da piccola ho sempre guardato documentari sugli animali e non comprendevo perché le zebre dovessero essere azzannate, perché i falchi affondassero gli artigli nelle loro prede, perché erano sempre i più deboli a soccombere. E ricordo papà che mi spiegava che la natura è questa, si nasce e si muore, nel mezzo c’è la vita e con la vita la sopravvivenza, il bisogno di campare, l’istinto.

Eppure quegli animali mi diceva sono felici, sono liberi, tra gli alberi e non sono cattivi, cacciano solo per fame e chi caccia non fa soffrire la vittima, la uccide all’istante. Da piccola quindi mi son fatta delle idee tutte mie. Il cacciatore ed il pescatore non sono cattivi se cacciano e pescano per procurare cibo, lo diventano quando il dio denaro li acceca e senza rispetto per la preda semplicemente “uccidono”.

Stessa cosa quindi ho pensato crescendo del legittimo bisogno di nutrirsi dell’uomo e pur non essendo vegana, non posso non condividere il pensiero che alcuni atti sono crudeli e non necessari perché vanno oltre il bisogno, anzi si eccede, si spreca, il che non solo non è rispettoso del creato e delle sue creature, ma nemmeno dei cuccioli d’uomo che fingiamo di aiutare col nostro denaro e le nostre offerte, ma che in realtà deprediamo, deturpando la terra in cui vivono, privandoli delle fonti di sopravvivenza.

Questi pensieri non mi hanno portata a demonizzare il progresso o l’agire umano, ma ho maturato la convinzione che l’incapacità di rispettare gli equilibri, l’indifferenza verso il creato e l’arrivismo sono le principali cause dei nostri guai. Non credo si debba essere animalisti, ambientalisti, femministi, ...isti ....isti per riconoscere dei sacrosanti diritti.

Tiziana Brunetti

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