Una raccolta di giorni di ferie per Fabiola Molendini, mamma di Ludo - il ragazzo affetto da una sindrome genetica rara - che di giorni di permessi e di ferie li ha sfruttati tutti per assistere il figlio e lottare affinché ricevi un’assistenza scolastica dignitosa e utile. È il dono inaspettato fatto lo scorso dicembre dai suoi colleghi di Aeroporti di Puglia alla donna e che l’emittente del circuito nazionale “Tv2000” ha voluto raccontare in occasione della giornata mondiale del dono promossa dall'Istituto Italiano della Donazione IID di martedì 4 ottobre.
«E’ un tuffo al cuore», ha scritto la Molendini sul suo profilo Facebook annunciando il servizio dell’emittente televisiva che rievoca quel flashback, quel giorno poco prima di Natale 2021 in cui in un ufficio di aeroporto di Brindisi, dove lei lavorava come addetta allo scalo, compare una bacheca: una lista di nomi dei suoi colleghi che equivalgono a dei giorni di ferie tutti per lei, tutti per Fabiola, che di tempo ne aveva all’epoca un disperato bisogno per assistere il figlio e per lottare contro le ingiustizie dell’Ambito 7 (con Manduria capofila) che impediva a Ludo di ricevere la figura specialistica CAA, in comunicazione alternativa aumentativa, a scuola. Colleghi, ma anche gruppi di operai, supervisori e altri impiegati di brindisi che decisero di regalare il proprio tempo libero a Fabiola. È in un misto di emozioni, gioia e dolore, Fabiola, inquadrata dalle telecamere di tv2000 ricorda quei momenti. Ma ad oggi qualcosa è cambiato, perché è anche grazie a quel dono, a quelle ferie ricevute gratuitamente, che la donna è riuscita a vincere dopo anni e anni la sua battaglia: far valere il sacrosanto diritto del suo Ludovico di frequentare regolarmente e dignitosamente la scuola.
Per il nuovo anno scolastico Ludovico, per volere del giudice che ha costretto i sindaci dei 7 comuni, Manduria capofila, dovrà avere un apporto di 27 ore settimanali di assistenza alla comunicazione con educatore specializzato in Caa (Comunicazione alternativa e aumentativa), di assistenza igienica personale da parte di un operatore socio sanitario e di un educatore specializzato per l’autonomia e la gestione del comportamento.
Marzia Baldari
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1 commento
Lorenzo
mer 5 ottobre 2022 08:45 rispondi a LorenzoAh se le donne Salentine fossero tutte così decise, quanti uomini oggi seduti al potere, sarebbero a zappare la terra o a curare le galline nell' ortale. Forse oggi Manduria sarebbe un gioiello. Opinioni