«L’insediamento di una agguerrita associazione mafiosa nel territorio comunale ha arrecato un rilevante danno all’immagine della città, allo sviluppo turistico e alle attività produttive ad esso collegate». Lo scrive il giudice leccese Marcello Rizzo nelle motivazioni della sentenza sulla cupola mafiosa che a Manduria cercava di ricostruire la frangia ionico salentina della sacra corona unita.
Sono state quindi accolte le richieste risarcitorie della Città Messapica che si era costituita parte civile nel processo che ha visto la condanna di 32 persone, quasi tutti manduriani, accusati di far parte di un’organizzazione dedita al traffico di droga, estorsioni ed altri reati con metodo mafioso al cui vertice sarebbero stati i pregiudicati Walter Modeo, Giovanni Caniglia e Nazareno Malorgio.
«Tale danno – scrive ancora il giudice – può essere liquidato equitativamente nella misura di centomila euro tenuto conto della qualità delle parti, del tipo di danno e dell’incidenza che ha avuto l’esistenza dell’associazione mafiosa sulla vita dei cittadini manduriani». A carico degli imputati individuati quali responsabili del danno anche le spese di costituzione e assistenza sostenute dal Comune di Manduria.
A pagare non saranno tutti gli imputati condannati ma solo quelli su cui pesa il reato del 416 bis (associazione mafiosa). Che sono: Caniglia, Modeo, Malorgio, Palmisano, Domenico Andrisano, Alessandro Andrisano, Gianluca Attanasio, Mario Buccoliero, Maurizio Malandrino, Raffaele Malandrino, Michele Trombacca, Angela Maria Pedone e Pietro Spadavecchia.
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3 commenti
Pippo
ven 16 settembre 2022 11:48 rispondi a PippoMmaah... secondo me l'andazzo continua. Cosa dovremmo pensare dell'annosa questione della sistemazione dei numeri civici, affidata (con ben due affidamenti "fotocopia") ad una società che non ne ha sistemato nemmeno uno, ma ha sicuramente intascato i compensi?
Franco
gio 15 settembre 2022 07:08 rispondi a FrancoTutto sommato con 4 spiccioli se ne sono usciti. Manduria vale 100mila euro quanto raccolto con i parchimetri a s.pietro
Egidio Pertoso
gio 15 settembre 2022 03:07 rispondi a Egidio PertosoAuspichiamo che questo denaro, se mai dovesse entrare nelle casse comunali, serva a spazzare via un' aria asfissiante, come una puzza, che aleggia sulla citta'. S' investa in cultura dedicata al cambiamento di mentalita'. Per i cittadini. Sentirsi parte di una societa' che agisce in ossequio di norme date e, quindi, in rispetto degli altri che vogliono vivere senza prepotenze, abusi, violenze ed illiberalita'. Manduria con i suoi abitanti, puo' essere una città normale; Mesagne, non molto lontano, ce l' ha fatta. Perché noi no. Diamo un segnale, per tutti ed il bene di tutti, ma proprio tutti. Di risorse ne abbiamo !