La rivoluzione alimentare passa dalla creazione del cibo sintetico creato in laboratorio. La carne sintetica è già una realtà. Non proviene dalla macellazione di animali vivi, ma è prodotta in laboratorio a partire da serie di cellule animali coltivate e alimentate con sieri che contengono tutti i nutrienti di cui le cellule hanno bisogno. Le cellule originali sono prese da un tessuto muscolare dell’animale vivo e si lasciano moltiplicare in laboratorio.
Alla Scuola di specializzazione in scienze e tecnologie dell’informazione dell’Università di Tokyo stanno già lavorando alla realizzazione, entro il 2025, di una bistecca di 2cm di spessore. Il professor Shoji Takeuchi ed il suo team, sono riusciti a ricreare la muscolosità e la consistenza della bistecca, grazie a un intervento di medicina rigenerativa e l’aggiunta di vitamina C, che favorisce la maturazione della fibra muscolare.
La cultured meat, letteralmente carne coltivata, rappresenta il primo passo verso la creazione di cibo sintetico realizzata senza uccidere animali, riducendo le emissioni di CO2 e l’uso del suolo. Rappresenta un business in crescita e già una realtà in qualche parte del mondo; in un ristorante di Singapore è stato dato il via libera all’utilizzo della carne sintetica, realizzata interamente in laboratorio. E sulla sostenibilità degli alimenti si discute anche alla Commissione Europea, alla quale l’organizzazione Safe ha chiesto di fare chiarezza sulla presenza degli additivi naturali o artificiali presenti negli alimenti, a partire dall’etichetta. (Il Salvagente.it)
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