Un nuovo fronte di lite giudiziaria si è aperta tra l’amministrazione manduriana e una ditta affidataria di servizi, quelli dei rifiuti in questo caso. La Gial Plast, attuale affidataria della raccolta e smaltimento della spazzatura differenziata, ha fatto causa all’ente che non avrebbe riconosciuta una somma, di cui non si conosce l’importo, per il lavoro svolto nel periodo dell’inizio attività.
Nella delibera con la quale la giunta Pecoraro invita l’avvocatura interna a costituirsi in giudizio contro la Gial Plast, si apprendono alcuni particolari del contenzioso.
«È stato acquisito agli atti dell’Ente – si legge - atto di citazione dinanzi al Tribunale delle imprese di Bari, della Gial Plast srl, (rappresentato dagli avvocati Oronzo Marco Calsolaro e Valentina Mele) contro Comune di Manduria». L’oggetto del contendere è questo. «La richiesta di restituzione delle somme anticipate a titolo di smaltimento dei rifiuti ingombranti e, per l’effetto – si legge sempre nell’atto di giunta -, condannare il Comune di Manduria al pagamento delle somme dovute ovvero nelle somme diverse, minori o maggiori, ritenute di giustizia, oltre rivalutazione monetaria ed interessi nella misura di legge sulla somma rivalutata e fino all’effettivo soddisfo».
Nel 2020 la Gial Plast subentrava alla Igeco, affidataria titolare dell’appalto, a seguito d’interdittiva antimafia che aveva colpito la Igeco stessa. Evidentemente in quel primo periodo del subentro, deciso in fretta per evitare l’interruzione del servizio di raccolta rifiuti, i conti non quadrarono per la società che ora si è rivolta al giudice per ottenere quello che ritiene sia un diritto.
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