“Chi sbaglia paga”: Breccia chiede che i danni economici dell’ordinanza sulla museruola ai cani, li paghi il sindaco

La Redazione | sab 31 dicembre 2022

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Gregorio Pecoraro

«No so ancora quanto sarà la somma che dovrà pagare il comune di Manduria, cioè tutti i manduriani, per gli errori del sindaco, ma questa volta manderò davvero tutto alla Corte dei Conti e se necessario alla Procura della Repubblica». A parlare è il consigliere comunale Cosimo Breccia che prende così posizione in relazione alla sentenza del Tar di Lecce che ha condannato il comune di Manduria al pagamento della parcella dell’avvocato dell’associazione animalista che ha presentato e vinto il ricorso contro l’ordinanza sindacale viziata di illegittimità.

«Chi sbaglia deve pagare, com’è giusto che paghino i cittadini quando commettono un’infrazione, anche chi amministra, male come in questo caso, deve farsi carico dei danni che provoca alla comunità», insiste Breccia.

Il caso è quello dell’ordinanza sbagliata due volte per la cui correzione son dovuti intervenire i giudici del tribunale amministrativo. Il primo errore, che imponeva la museruola a tutti i cani di qualsiasi mole e razza, fu criticato dai numerosi proprietari di cani che ritenevano eccessiva e ingiusta la misura adottata dal sindaco il quale fu costretto a rimediare con una seconda ordinanza che restringeva l’uso dello strumento di contenzione sa soli cani di “indole aggressiva”. Misura ritenuta anche questa illegittima dai consiglieri del gruppo Progressista che fecero notare l’eliminazione dalla normativa nazionale della definizione di “indole aggressiva” per i cani. Invito a rimediare ignorato dal primo cittadino che ha lasciato l’ordinanza così com’era sino alla pronuncia del Tar che costerà al comune la copertura della parcella dell’avvocato dell’associazione ricorrente.

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