Agostino Capogrosso
© La Voce di Manduria
«Ho l’impressione che l’amministrazione abbia deciso di accettare supinamente una sentenza di primo grado che di certo inciderà in maniera cospicua sul bilancio comunale». Il consigliere comunale di minoranza, Agostino Capogrosso, nutre dubbi su come la maggioranza del sindaco Gregorio Pecoraro ha liquidato senza battere ciglio un vecchio contenzioso per fatture non pagate, alcune risalenti a quindici anni prima, all’associazione “Euro 2000”, impresa affidataria della gestione del canile di proprietà comunale.
Il vecchio debito pari a 85mila euro che con gli interessi e spese è diventato di 103.700 euro, è stato riconosciuto coerente da una sentenza di primo grado, emessa ad ottobre scorso, contro cui l’amministrazione Pecoraro non ha proposto appello decidendo così di pagare con una delibera per debiti fuori bilancio approvata nel corso del consiglio comunale dell’altro ieri. «Trattandosi di somme considerevoli – dichiara Capogrosso -, mi aspettavo una dettagliata relazione allegata alla delibera da approvare, che invece mancava completamente, cosa che ho fatto presente».
Al legittimo appunto sollevato dal consigliere di opposizione, il presidente del Consiglio, Gregorio Dinoi, è corso ai ripari chiedendo la sospensione dei lavori dell’assemblea per «recuperare magicamente – scrive Capogrosso -, una nota di ben cinque righi». Nel parere dell’avvocatura interna si afferma in sostanza che si è di fronte a documenti, in buona sostanza incontrovertibili, e che pertanto porterebbero l’amministrazione a decidere di non ricorrere in appello.
Ma è anche su questo che l’ingegnere Capogrosso vede delle ombre: «C’è da chiedersi quindi – osserva - se questi documenti sono ed erano effettivamente inopponibili e come mai, nel 2018, si decise invece di opporsi al decreto ingiuntivo presentato dalla stessa associazione?».
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1 commento
Antonio
sab 31 dicembre 2022 09:08 rispondi a AntonioLa "forza dei numeri" è manifestata ad ogni pie' sospinto!O no?🤷♂️