Lui e Tizio erano nemici giurati tra gli anni sessanta e gli ottanta. Per lui era un valore la tessera del MSI, che esibiva orgogliosamente tutte le volte che gli capitava l’occasione e odiava il Tizio, perché gli avevano insegnato che quelli così fingevano di essere rivoluzionari perché di lavoro non ne volevano sapere. Quando gli dissero che il MSI non si chiamava più così, ma si chiamava Alleanza Nazionale, e si era alleato con Farsa Italia e la lega lombarda, di chiara marca xenofoba, per vincere le elezioni del marzo 1994 capì tutto: i politici avevano un solo valore: i soldi! Ed avevano un solo ideale: la poltrona. Quelli che lui aveva creduto valori, per molti anni, si rivelarono solo fanfaluche rifilate dai dritti a chi doveva aiutarli a crearsi il “posto al sole” per poi essere tranquillamente mandati a… Ora qualcuno gli dava del traditore per avere abbandonato la politica. Lui traditore? Ma se alla politica aveva dato tutto quanto di meglio sapeva dare! Ed altri si erano sistemati, accumulando vere fortune, alla faccia sua e dei suoi camerati.
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