Gli studenti della seconda classe sezione A dell’Istituto professionale per l’agricoltura e lo sviluppo rurale “Luigi Einaudi” di Manduria, hanno prelevato in un’aiuola dell’Istituto un campione di terreno per eseguirne un’analisi chimica, fisica e biologica.
Il materiale è stato portato nel laboratorio chimico-fisico dell’Ipa, dove è stato tenuto steso per alcuni giorni (tre, quattro), su fogli di giornali, smuovendolo due volte al giorno.
Dopo l’asciugatura si è proceduto a sbriciolarlo con un martello di gomma facendo attenzione a non sgretolare il ciottolato.
In seguito hanno tarato la bilancia tecnica e pesato mezzo chilo di terreno, quindi, con un setaccio a maglie di due millimetri hanno separato le pietre dalla terra fine.
Dopo la separazione hanno pesato la terra fine uguale a 240 grammi e lo scheletro per i restanti 260 grammi.
Alla porzione finale di terreno, servendosi di un cilindro, ne è stato calcolato il peso specifico apparente (Psa per determinare la porosità del terreno). Esso è risultato pari a 1,121 grammi (p.a. = P/V).
L’attività sin ora svolta è servita per calcolare il peso specifico. I lavori proseguiranno per la ricerca delle altre percentuali di frazioni del terreno: sostanza organica, elementi fertilizzanti del terreno come azoto, fosforo, potassio e calcio.
Hanno partecipato alle esercitazioni nei laboratori di chimica agraria nella sede Ipa gli alunni Giuseppe Caprino, Carmine Daversa, Angelo Casalucci, Francesco De Valerio, Giovanni Dinoi, Cosimo Doria, Vincenzo Dragone, Lorenza Gallo, Gregorio Malagnino, Leonardo Malorgio, Daniel Marino, Martina Monetta, Christian Pesare, Federica Pisanò, Maria Pisanò, Antonio Rollo, Mirco Rosito,Yari Pizzi e Claudio Vinci.
La redazione SpazioEinaudi. Hanno curato la stesura dell’articolo Alice Calò, Sofia Giusi, Giorgia Dinoi e Alyssa Damicis.
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