Alla cassa del supermercato la fila era interminabile, e non si decidevano ad aprire una nuova cassa, anche se ce n’erano disponibili. La donna incinta soffriva vistosamente. Probabilmente era agli ultimi giorni. C’ero prima io, ma la pregai di passare avanti, gustandomi i rimbrotti di una beghina che diceva che tutti abbiamo da fare. Se la donna incinta stava male, avrebbe potuto mandare qualcuno, mentre lei rischiava di fare tardi alla “funzione” serale. Ma la beghina non era mai stata incinta? Probabilmente no! Visto il caratteraccio che mostrava, chi se la prendeva quella? La stessa beghina la rincontrai al CUP mentre facevamo la fila per una prenotazione medica. Aveva preso più numeri della fila. Arrivò un suo parente, perfettamente sano, e lei gli diede il numero per passare avanti, mentre un ragazzo con le stampelle attendeva pazientemente il suo turno. Le feci notare la cosa, e lei rispose che quello non andava con le stampelle per colpa sua, e ognuno si guarda “la dritta sua”. Che schifo di persona! Ti auguro ogni male.
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