In carcere c’era stato mister X, e non voleva tornarci più, ma nemmeno voleva cominciare a filare dritto. Dentro aveva trovato un sistema per stare meglio degli altri: gli bastava spifferare ai vigilanti i fatti altrui, e gli venivano concesse cose che gli altri detenuti potevano solo sognare. La pena finì, e mister X dovette tornare nel mondo delle persone diverse da lui. Qualcuno gli disse che poteva continuare a spiare per conto degli sbirri, e ci avrebbe guadagnato mano libera nei suoi piccoli loschi commerci e, addirittura, qualche euro. Pazienza se dovette denunciare che suo fratello aveva chiesto il pizzo a un commerciante, che glielo aveva rifiutato, e lui gli aveva incendiato la macchina. Con quella spiata lo sbirro aveva guadagnato un elogio e lui qualche pacchetto di sigarette. Il fratello in galera? Dettagli! Intanto però le coincidenze si susseguivano ed i sospetti su mister X crescevano. Adesso qualcuno aspettava il permesso della cupola per punirlo. I boss erano restii a concederlo. Però prima o poi si sarebbero stancati della spia.
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